Troppi anziani soli a Venezia. Portiere di quartiere per usare Internet e andare dal medico

Il progetto del Circolo Trentin, i volontari daranno sostegno a chi ne ha bisogno. La lista di artigiani per piccoli lavori
Vera Mantengoli
La presentazione del progetto del portiere di quartiere
La presentazione del progetto del portiere di quartiere

In un città piena di anziani la solitudine è sempre in agguato. Sono tantissimi i vecchietti e le vecchiette che sono in casa, spesso con i figli lontani, e spesso abbandonati a una contemporaneità che non li considera e li obbliga a utilizzare una tecnologia per loro aliena.

Nasce proprio rivolto ai tanti anziani il nuovo Portierato di quartiere del Circolo Arci Franca Trentin a Cannaregio, aperto ogni venerdì dalle 10 alle 12.30. «Una volta c’erano i portieri che fungevano da cerniera tra le case e la città, ma oggi non ci sono più e i primi a risentirne sono proprio gli anziani» spiega Marina Rodinò del Circolo. «I portieri rappresentavano un appoggio, ma anche avevano il ruolo di controllo sociale. Noi vogliamo ripristinare quella figura formando un gruppo di volontari che diano la garanzia di poter svolgere alcune funzioni in modo da creare una rete di aiuto e sostegno rivolta a chi ne ha più bisogno».

Negli ultimi mesi i volontari hanno scoperto per esempio che ci sono dei signori che, non potendo muoversi dalla propria abitazione, non andavano più dal barbiere. I volontari si sono attivati, hanno diffuso la voce e trovato un paio di parrucchieri che si sono detti disponibili ad andare a tagliare i capelli e a fare la barba a chi è immobilizzato a casa.

«Ci sono tre ambiti in cui vogliamo intervenire ed essere sempre più presenti» prosegue Rodinò. «Il primo è fornire un supporto informatico, il secondo è dare una lista di artigiani che a un prezzo sociale fanno piccoli interventi di manutenzione e il terzo è dare la possibilità di essere accompagnati a visite mediche».

Purtroppo si è scoperto infatti che alcune persone hanno paura di uscire di casa e per questo evitano anche di andare dal medico. Insomma, esiste una popolazione fragile che ha bisogno di un minimo di sostegno e di sentirsi meno sola. «Per questo al Circolo invitiamo sempre a venire per fare due chiacchiere, bere un caffè e leggere il giornale» ricorda Rodinò. L’informatica è tra i problemi più grandi riscontrati negli anziani, ma non solo.

«Ci sono tanti casi di persone, in particolare stranieri, che non sanno come utilizzare Internet e siccome dal prossimo gennaio anche le iscrizioni a scuola saranno sulle piattaforme digitali, vogliamo prevenire eventuali disagi» spiega la referente. La lista degli artigiani a prezzo sociale serve invece per facilitare le persone in difficoltà che non sanno a chi rivolgersi. Infine, l’accompagnamento che può essere decisivo per chi deve andare dal medico e non lo fa perché è solo. Per ulteriori informazioni scrivere a circolo@arcifrancatrentin.it o chiamare allo 041 5206364 

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