«Troppe offese», Corazza querela

Offesa e dileggiata sui social network, la segretaria della Lega Monica Corazza querela. Non ha esitato un attimo, prima aveva avvertito e adesso è passata dai carabinieri per la denuncia.
Il dibattito in rete aveva preso una brutta piega dopo che la Corazza era salita agli onori della cronaca per il suo discusso ruolo di responsabile di informazione e accoglienza alle porte del municipio. La prima figura, che oltretutto non passa inosservata per la sua avvenenza, a parlare con cittadini, professionisti, politici, al momento in cui si schiudono le porte del palazzo tutte le mattine. Pare che questo ruolo avesse creato qualche malumore in seno al palazzo e l'articolo, che aveva ritratto il quadretto in modo colorato, era stato vivisezionato sui social, con critiche, offese gratuite, sparando nel mucchio e sfogando rabbia e frustrazioni che hanno scatenato una bagarre anche ai vertici dei partiti che si sono interrogati sulla bontà delle riflessioni soprattutto da parte dei giovani. Qualche giorno fa era accaduto anche con Lgbte, il gruppo che tutela gay, lesbiche, trans, bisex e etero, il cui referente, Denis Mazzon, era stato offeso, apostrofato come "gay" seguito da altre offese. E anche lui ha fatto querela. La Corazza ha già querelato un profilo Facebook isolando delle frasi ingiuriose e diffamanti nei suoi confronti. E ne ha raccolto altre dei giorni scorsi.
«È una questione di rispetto», dice, «posso accettare le critiche, i rilievi, la libertà d'espressione quando non sconfina nella volgarità, l'offesa, la diffamazione, la totale mancanza di rispetto delle persone. È giusto porre un freno a chi, dietro al monitor, crede di poter scrivere ciò che vuole in nome di una presunta democrazia della rete che instilla odio e livore o sfoga le frustrazioni personali contro il prossimo».(g.ca.)
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