Troppe norme, rivolta dei carri di Carnevale

Il carro dei «Ventenni», uno dei più belli dell’ultima sfilata a Ceggia
Il carro dei «Ventenni», uno dei più belli dell’ultima sfilata a Ceggia
 
CEGGIA.
«Con queste norme il futuro del Carnevale di Ceggia sarà a rischio». A una parte dei carristi ciliensi non è proprio andato giù il regolamento sulle norme di sicurezza per la costruzione dei carri allegorici istituito dal Comune e dall'Associazione del Carnevale. La normativa - che entrerà in vigore dall'edizione 2012 - è stata illustrata in una riunione coi carristi. I costruttori spiegano di non poter sostenere i costi delle parcelle dei due tecnici differenti che, per il regolamento, dovranno progettare e poi collaudare i carri. Contestano la norma che prevede che il progetto debba essere presentato entro settembre, termine giudicato troppo in anticipo. E giudicano limitante aver fissato misure massime per i carri. «Ci trattano come a Viareggio, dove però il Carnevale non è volontariato come a Ceggia», dicono i carristi, «lì i nostri colleghi ricevono fior di contributi: qui a malapena un grazie». Comune e Associazione del Carnevale assicurano che il regolamento non è blindato, ma non se ne potrà fare a meno. «C'è una legge sulla sicurezza, a cui i carri allegorici devono sottostare tanto per chi sfila che per chi sta a guardare - spiega l'assessore Graziano Vidali - Il Comune farà la sua parte per trovare con i carristi un punto di incontro che ci permetta di stendere un regolamento che sia condiviso». Gli fa eco Girolamo Carrer, vice presidente dell'Associazione del Carnevale. «A settembre - dice Carrer - viene chiesto solo di avere un'idea di come sarà la struttura principale, per un quadro generale riguardante la sicurezza. Il regolamento è un percorso che si articolerà in 2-3 anni. I carri sono strutture imponenti ed è normale che debbano essere in linea con le norme. Ma non ci sarà nulla di sconvolgente». (g.mo.)

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