Tristano lancia la rosticceria della lirica

MARGHERA. Il “tempio della lirica” si sposta dalle sue radici parmensi, e Giuseppe Verdi, Maria Callas e tutti i principali interpreti del bel canto trovano in questi giorni nuova casa a Marghera, in...

MARGHERA. Il “tempio della lirica” si sposta dalle sue radici parmensi, e Giuseppe Verdi, Maria Callas e tutti i principali interpreti del bel canto trovano in questi giorni nuova casa a Marghera, in una delle più conosciute attività commerciali dell’entroterra veneziano. Tra un tramezzino e la particolare esperienza di chi nel mondo della lirica vive - almeno con la mente, se non con la voce - da 60 anni esatti.

Tristano Bottazzo, il gestore dell’omonima rosticceria di piazza Mercato, continua a dare sviluppo alla sua passione per la lirica e, dopo aver dedicato alla musica i nomi dei suoi sette figli e parte del menu della sua rosticceria, ora raddoppia con una risistemazione del suo locale. «Rosticceria della lirica e del bel canto», questo il suggestivo nuovo nome che accompagnerà il locale di piazza Mercato che si arricchisce in questi giorni di una vera e propria galleria di ritratti, realizzati da artisti veneziani, dedicati al mondo della lirica. Le pareti delle due stanze della rosticceria, secondo il progetto di Tristano, in pochi mesi si riempiranno di omaggi a tenori, baritoni, soprani che hanno fatto la storia della lirica italiana, con i posti d’onore ovviamente riservati ai “maestri” più amati dalla famiglia Bottazzo, quelli che hanno ispirato anche i nomi dei sette figli: Verdi (Radames, Amneris, Violetta e Otello), Mascagni (Santuzza), Puccini (Manon) e Wagner (Tristano, come il padre).

«Sono ritratti anche i contemporanei», dice Tristano indicando i dipinti che raffigurano Andrea Bocelli e i giovanissimi del Volo. «E ho già lanciato un invito a tutti gli artisti: li aspetto nel mio locale per un buon pranzo tradizionale e per autografare il loro ritratto. Qualcuno ha già accettato, e per me questo è un enorme onore».

I primi commenti su Trip Advisor della nuova struttura lirica del locale fanno ben sperare, ma Tristano avanza un’altra piccola richiesta: «Mi piacerebbe», spiega, «poter sfruttare meglio il plateatico esterno del locale, magari coprendolo in parte per fare quello che potrebbe essere un piccolo foyer e un luogo d'incontro. Sarebbe un qualcosa di importante per la vita intera del quartiere».

Massimo Tonizzo

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