Spaccata alla Galleria del libro di Mestre: danni per migliaia di euro

Furto notturno alla libreria di Galleria Matteotti: vetri infranti, porta distrutta e pochi euro rubati. I titolari esasperati dai continui raid in centro città. Già visitato dai ladri anche il bar adiacente

Giacomo Costa
La spaccata alla libreria
La spaccata alla libreria

Il vetro ridotto sfondato in mille cristalli, la porta del tutto inutilizzabile, tanto che a mezzogiorno sui cardini non era più montata neppure la cornice, il battente sfilato per procedere alla sostituzione della lastra distrutta. Ieri mattina, al momento dell’apertura, i titolari della libreria “La galleria del libro” si sono trovati di fronte uno spettacolo desolante: nottetempo un ladro si era fatto largo con la forza all’interno dei locali, sfasciando l’ingresso e intrufolandosi tra gli scaffali fino a raggiungere la cassa.

Il delinquente si sarebbe accontentato di una refurtiva piuttosto povera, circa una cinquantina di euro in contanti; non ha cercato di gonfiare il bottino arraffando qualche volume di pregio - che pure non manca, tra le stanze e persino negli espositori che occupano il centro di galleria Matteotti, la passeggiata coperta che dal teatro Toniolo conduce all’incrocio tra via Poerio e via Rosa. Più che il furto, insomma, ancora una volta sono i danni a causare la rabbia dei titolari: per una porta vetrata si può tranquillamente arrivare a duemila euro di conto, tra materiali e manodopera.

Non è ancora chiaro come abbia agito il ladro, se utilizzando una mazza, un tombino (secondo la tecnica diventata purtroppo abituale, in passato, a Mestre e Marghera) o se abbia sfruttato come ariete uno dei tavolini del bar vicino: era stato così che, a novembre, un altro sbandato aveva dato l’assalto proprio al locale che sorge a un passo dalla libreria, che si era trovato la porta a vetri trasformata in una pericolosa ragnatela.

L’intera scena, probabilmente, anche questa volta sarà ben visibile attraverso le telecamere di videosorveglianza comunali, che nei dintorni di piazza Ferretto non mancano di certo e che già in quell’occasione hanno consentito agli agenti della polizia locale, ai carabinieri e ai poliziotti della questura di identificare i responsabili delle spaccate nell’arco di appena ventiquattro ore. Per verificare ogni responsabilità, comunque, ieri mattina sul posto è arrivata anche la scientifica, intenta a raccogliere qualunque possibile prova.

L’incubo delle spaccate in centro città era tornato di stretta attualità proprio alla fine dello scorso anno, quando la zona tra via Verdi e la piazza era stata presa di mira dai banditi: un colpo alla tabaccheria, a ottobre, a novembre un ristorante, poi il tentato scasso all’Erbolario; ad agire, all’epoca, erano stati gli stessi due criminali di origine tunisina, uno dei due finito in carcere per scontare finalmente una vecchia condanna, l’altro costretto a Verona da un obbligo di firma.

A fine marzo i nuovi casi: i ladri hanno preso di mira Bini Express, la tavola calda cinese che si trova all’imbocco di Riviera XX Settembre, colpita già due volte da che è aperta, e cioè solo da un anno e mezzo. Rubati il fondo cassa e il denaro contenuto nel maialino sul bancone.

Migliaia di euro di danni, compreso il bancone frigo. Come è stato cinque mesi prima, anche ora si fa affidamento sulle telecamere della Locale, che possono garantire l’identificazione dei responsabili in meno di 12 ore. E poi c’è il fondo comunale: con la denuncia è possibile chiedere un rimborso per il 50 per cento di quanto subito, fino a un massimo di duemila euro. 

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