Scoppia un tubo dell’acqua, Tribunale di Venezia chiuso

Durante i lavori in piazzale è stata danneggiata una tubazione dell’acquedotto: Cittadella della Giustizia a secco, il presidente del Tribunale dispone la sospensione di tutte le attività per la giornata di martedì 15 luglio

Il cartello all'ingresso del Tribunale di Venezia
Il cartello all'ingresso del Tribunale di Venezia

Niente udienze martedì 15 luglio in Tribunale a Venezia. Magistrati e personale amministrativo mandati a casa in anticipo. Il motivo? L’intera Cittadella della Giustizia a piazzale Roma è rimasta senza acqua.

Il tutto è stato dovuto alla rottura di un tubo durante i lavori nel piazzale, lasciando i rubinetti a secco così come i wc. 

In mattinata la comunicazione firmata dal presidente vicario del Tribunale Stefano Manduzio visto che l’erogazione dell’acqua era prevista attorno a mezzogiorno. Troppo tardi, come si legge nel documento, «per le finalità relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro e riferite altresì ai servizi igienici. E quindi «vista l'impossibilità di garantire i presupposti di una attività lavorativa in sicurezza, si dichiarano sospese, per la data odierna, tutte le attività con riferimento al personale di Magistratura ed al personale amministrativo, con conseguente uscita dai luoghi di lavoro».

Spiega in una nota il Comune di Venezia: «Il guasto risulta essere in carico alla ditta assegnataria della manutenzione da parte del Ministero di Giustizia. I tecnici del Comune di Venezia si sono comunque messi a disposizione. In un primo momento sembrava risolto con la realizzazione e la posa di una nuova porzione di tubazione. Purtroppo, in fase di messa in pressione del circuito idrico e ripristino del servizio, è emerso un nuovo danno lungo stesso circuito a valle del precedente. Pertanto nel pomeriggio proseguiranno le operazioni di ripristino del circuito e successivo ripristino del servizio».

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