Tribunale di Venezia: i metal detector da anni non funzionano

Dal 15 aprile cambierà tutto: in servizio le guardie giurate di “Sicuritalia”, i sistemi di sorveglianza saranno a norma
I metal detector spenti al Palazzo di Giustizia di Venezia (foto Giulia Cadussi)
I metal detector spenti al Palazzo di Giustizia di Venezia (foto Giulia Cadussi)

VENEZIA. Nei palazzi di giustizia di Venezia, il Tribunale di piazzale Roma e quello di Rialto, la Corte d’appello a palazzo Grimani, gli uffici del Giudice di pace in Riva de Biasio e di Mestre, il Tribunale per i minori, i sistemi di sicurezza sono carenti.

Quello che è accaduto a Milano, un male intenzionato armato di pistola, potrebbe ripetersi anche in laguna: chiunque potrebbe tranquillamente entrare in ognuno dei cinque palazzi, nessuno lo fermerebbe perché fino ad oggi non sono previsti controlli specifici. Dove esistono, a piazzale Roma e in Corte d’appello, i metal detector non sono in funzione, inoltre il personale in portineria è composto da commessi del Comune.

All’interno degli uffici, poi, sono in servizio uno o due carabinieri, che però devono dividersi per numerosi piani e che, al massimo, possono accorrere, nel caso accada qualcosa, ma arriverebbero comunque dopo, non potrebbero in alcun modo prevenire un’aggressione.

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Da mercoledì 15 aprile, però, tutto cambierà: a comunicarlo a colleghi e personale amministrativo sono stati ieri mattina il presidente Antonino Mazzeo Rinaldi in Corte e il presidente Arturo Toppan in Tribunale. Hanno entrambi spiegato che da mercoledì 15 aprile prenderanno servizio in tutti i palazzi le guardie giurate della società “Sicuritalia”. Si tratta di un appalto del Comune che scatta proprio alcuni giorni dopo la tragedia di Milano, ma gli omicidi compiuti negli uffici giudiziari del capoluogo lombardo non hanno nulla a che fare con l’aumento delle sorveglianza in quelli lagunari.

La trattativa tra i dirigenti degli uffici giudiziari veneziani e l’amministrazione di Ca’ Farsetti, infatti, va avanti da due anni: l’accordo è arrivato due mesi fa, dopo numerosi solleciti, tanto che la gara d’appalto per trovare l’agenzia di sicurezza è di qualche tempo fa. Per il Comune a seguire il procedimento è stato l’architetto Andrea Bellotto, dirigente dell’Economato. Dal 15 aprile saranno in funzione i metaldetector della cittadella della Giustizia, che ospita Procura della Repubblica, Tribunale penale, Tribunale del lavoro e quello della Sorveglianza. Saranno tre le corsie d’entrata: una per il pubblico, l’altra per gli avvocati, una terza per magistrati e personale che saranno muniti di un tesserino di riconoscimento e potranno evitare i controlli, In servizio ci saranno quattro guardie giurate dalle 8 alle 20. A Rialto, in Corte d’appello, dai Giudici di pace e presso il Tribunale per i minori di Mestre ci saranno rispettivamente in ognuna delle entrate due guardie giurate. Naturalmente il personale del Comune che ora si occupa delle portinerie sarà richiamato a Ca’ Farsetti e tornerà in servizio nei posto che occupava in precedenza. L’appalto, per il quale sono stati spesi 400 mila euro, copre il servizio dal 15 aprile al 31 agosto, poi la gestione passa al ministero della Giustizia come previsto dalla legge.

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