Caos in piazzale Bainsizza, irrompono con il coltello nel bed & breakfast

Assalto alle prime luci dell’alba in una struttura del rione Piave, a Mestre. I due responsabili sono poi scappati dalla finestra, a mani vuote

Giacomo Costa
L'intervento dei carabinieri e del Suem 118 (Foto dal gruppo La voce del quartiere Piave)
L'intervento dei carabinieri e del Suem 118 (Foto dal gruppo La voce del quartiere Piave)

Le sirene del 118 e dei carabinieri hanno tagliato il silenzio delle prime luci dell’alba, mercoledì 28 maggio, nel quartiere Piave di Mestre, dove si è consumato un tentativo di rapina ai danni dell’ospite di un bed & breakfast della zona.

L’allarme è scattato poco dopo le 5, quando al centralino delle forze dell’ordine si sono inseguite le telefonate dei residenti del rione, svegliati dalle urla. Sul posto si è quindi affrettata una pattuglia dell’Arma, che ha cercato di ricostruire l’accaduto: stando alle prime testimonianze e al racconto della stessa vittima due persone avrebbero fatto irruzione all’interno di una struttura extralberghiera che affaccia su piazzale Bainsizza; armati di un coltello, i due delinquenti hanno minacciato lo straniero che dormiva nella stanza al piano terra, ma non sarebbero riusciti a farsi consegnare granché. I due rapinatori si sono subito dati alla fuga, scappando da una finestra e poi facendo perdere le loro tracce prima che i militari arrivassero sul posto. L’ambulanza del Suem è stata chiamata poco dopo: la vittima dell’aggressione era in stato di choc e si sarebbe quindi reso necessario l’intervento dei sanitari.

I carabinieri stanno raccogliendo tutti gli elementi per chiarire nel dettaglio l’accaduto: non solo la testimonianza dell’uomo che dormiva nel b&b e dei vicini svegliati dal parapiglia, ma anche i filmati delle numerose telecamere presenti nella zona, pubbliche e private. Piazzale Bainsizza – e e le stanze messe a disposizione sui siti per le prenotazioni turistiche online – sono stati al centro della cronaca cittadina anche negli ultimi mesi del 2024: una settimana dopo l’omicidio di Giacomo Gobbato, infatti, una lite tra il gestore di un b&b e due tossicodipendenti è degenerata in un investimento

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