«Treni, ora la Regione risarcisca»

I pendolari si organizzano: azione legale collettiva per i disservizi

MEOLO. Non solo l’esposto in Procura. Contro i disservizi sulla linea ferroviaria Venezia-Trieste ora spunta l’idea di una class action, cioè di un’azione di risarcimento collettivo, contro l’inerzia della Regione Veneto.

La proposta parte da Meolo. «L’esposto è un segnale, ma c’è il rischio che la spinta iniziale si possa esaurire poco dopo», spiega Giorgio Peloso, consigliere di Essere Meolo e pendolare, «mi auguro che sia supportato da un’adeguata class action, che sia però rivolta alla Regione poiché in essa vi è la responsabile contrattuale con Trenitalia. Basta soldi per eventi superflui come la sagra del musso, il trasporto locale deve essere una priorità. Il vero miglioramento, come dice Assoutenti, può venire solo da un’ottica di razionalizzazione attraverso il cadenzamento delle corse. La Regione prenda in mano il progetto che ha da mesi sul suo tavolo volto al cadenzamento, la smetta di dare un colpo al cerchio e uno alla botte e si assuma le sue responsabilità».

Peloso ricorda la «beffa» dei venti nuovi treni, acquistati dalla Regione in Svizzera, la cui consegna tarda per le lungaggini burocratiche. E affronta poi il problema dei collegamenti interregionali Venezia-Trieste. «Superare le criticità significa verificare le competenze, constatare se le responsabilità riguardano solo i treni interregionali oppure anche i regionali, e il più delle volte si riferiscono a questi ultimi. Per gli interregionali», conclude Peloso, «andrebbe studiata una diversa suddivisione delle competenze sulle tratte ferroviarie fra Veneto e Friuli, soluzione che potrebbe garantire una razionalizzazione del servizio e più corse ai viaggiatori. Per questo le Direzioni Trasporti delle due Regioni devono lavorare insieme all'individuazione del sistema più idoneo». (g.mo.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia