Tremila persone per l'addio alla famiglia Carrer

FOSSALTA DI PIAVE Le tre bare ornate di rose che escono in fila dalla chiesa. Quella bianca del piccolo Lorenzo al centro, tra i feretri dei genitori Massimiliano e Tiziana, a proteggerlo anche in quest’ultimo viaggio. Distesa sulla bara bianca la maglia del Rugby San Donà, la squadra in cui Lorenzo giocava. Adagiati sopra i cartoncini colorati con i ricordi scritti dai compagni di classe, insieme ai braccialetti adornati con i “colori della vita”. E poi quell’ultimo saluto dei compagni dell’Under 12 del rugby, che si sono raccolti in un abbraccio al feretro del loro amico, come tante volte avevano fatto prima di ogni partita.

E’ l’ultima immagine, la più intensa, che resterà del pomeriggio di dolore che hanno vissuto, sabato, Fossalta di Piave e Meolo. Almeno tremila persone hanno partecipato ai funerali di Massimiliano Carrer, Tiziana Zaramella e del piccolo Lorenzo, le tre vittime della tragedia della Solfatara. Già un’ora prima delle esequie, la chiesa era stracolma.

Il parroco ha paragonato la tragedia di Pozzuoli all’alluvione di Livorno, dove un nonno e un papà sono morti per tentare di salvare un figlio, proprio come Tiziana e Massimiliano hanno cercato di salvare Lorenzo. «Terremoti, vulcani e solfatara sono in parte imprevedibili. Ma per la parte di tragedia che si può prevenire Maria ci insegna a prevenire e rimediare», ha ammonito don Marino.

Riservando l’ultimo pensiero al piccolo di 7 anni, secondogenito dei Carrer e unico superstite. Lui ai funerali non c’era, i parenti lo hanno preservato da quest’ultimo strazio.
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