Tre anni fa anche la querela contro la Bibione Spiaggia
BIBIONE. Le concessioni degli arenili di Bibione nel mirino della magistratura. Si è scoperto, infatti, che accanto alle querele nei confronti dei funzionari del Comune, e che hanno portato alla denuncia di Gherardi e Rinaldi, è stata depositata tre anni fa una querela al Tribunale di Pordenone contro Bibione Spiaggia, la concessionaria più importante di tutto il litorale bibionese, colosso a partecipazione pubblica, visto che tra i soci c'è il Comune di San Michele al Tagliamento. L'azienda dà lavoro a oltre 200 persone. Si professa molto tranquillo il direttore Flavio Maurutto, ex sindaco di San Michele-Bibione.
«La procedura attraverso cui Bibione Spiaggia è diventata affidataria del tratto di arenile che sta gestendo è stata diversa rispetto a quella assegnata al Villaggio Internazionale», ricorda Maurutto, «e inoltre la Bibione Spiaggia ha superato, indenne, due ricorsi al Consiglio di Stato. Abbiamo 20 anni di gestione e stiamo pianificando il futuro». I ricorsi contro la concessione a Villaggio Internazionale sono stati presentati da Bipark srl, società che appartiene a Ugo Zovatto, un albergatore di San Michele che gestisce anche attività immobiliari. Sono di sua proprietà il Palace Hotel Regina e l'Immobiliare Columbia. «Di questa faccenda», ha detto ieri Ugo Zovatto, «si sta occupando il mio legale. Non ho nulla, al momento, da commentare».
Nel mirino i funzionari del Comune raggiunti ora dagli avvisi di garanzia. L'avvocato di Zovatto è Jacopo Stefani, del foro di Treviso, ma anche lui si trincera dietro il riserbo. L’impressione, che avrebbe convinto Zovatto a presentare querele e ricorsi, è che per il Villaggio Internazionale sia stato confezionato “un abito su misura”, in spregio alle regole di concorrenza. Se ne occuperà la Guardia di Finanza.
Parlare di clima di omertà può sembrare esagerato. Ma, dopo la prudenza mostrata dal sindaco Pasqualino Codognotto e da Luca Tollon, uno dei suoi oppositori, ecco la posizione dell'Ascom, in linea.
Il presidente Giuseppe Morsanuto vuole allontanare un clima da caccia alle streghe. «Il nostro non è un atteggiamento omertoso», ammonisce, «vogliamo anche noi capire cosa è accaduto, perché siamo sorpresi. Prima di giudicare qualcuno è necessario studiare bene le carte». —
Rosario Padovano
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