Ex ospedale al Mare, si parte a ottobre con le prime attività

Parla l’ingegnere Mugnani (CompuGroup Medical): «L’isola ospiterà fino a 900 ricercatori». Fine dei lavori entro il 2027. L’obiettivo del piano di recupero è coniugare ricerca scientifica, intelligenza artificiale e sostenibilità

Eugenio Pendolini
Ecco come diventerà l'ex ospedale al Mare del Lido di Venezia
Ecco come diventerà l'ex ospedale al Mare del Lido di Venezia

Si scaldano i motori per il recupero dell’ex ospedale al Mare, al Lido. La recente adozione da parte della giunta comunale del piano urbanistico attuativo è il primo, concreto passo in avanti per la realizzazione del campus tecnologico da oltre 100 milioni di euro progettato dal colosso CompuGroup Medical dell’imprenditore tedesco Frank Gotthardt, che ha acquistato il complesso da Cassa Depositi e Prestiti per un valore di circa 24 milioni di euro.

L’iter di approvazione del progetto prevede ora ulteriori step, a partire dalle eventuali osservazioni al progetto fino al semaforo verde della Soprintendenza. In ottobre, però, prenderanno il via le prime attività del progetto Mare. La prima sede operativa, su cui c’è per ora massimo riserbo, sarà a Venezia. Un primo passo in attesa della fine dei lavori, come conferma l’ingegnere Emanuele Mugnani, managing director di Cgm Ambulatory Information System Europe.

Ingegnere, di cosa si occupa in concreto il Parco Tecnologico Mare?

«Mare Technopark è un’iniziativa unica a livello internazionale, interamente dedicata all’innovazione in sanità digitale. Nasce al Lido di Venezia, nell’area dell’ex Ospedale al Mare, con l’obiettivo di coniugare ricerca scientifica, intelligenza artificiale e sostenibilità in un ecosistema aperto dove università, startup, istituzioni e grandi aziende possano collaborare fianco a fianco. In concreto, Mare sarà un luogo in cui si svilupperanno tecnologie e soluzioni digitali che migliorano l’accesso alle cure, l’efficienza del sistema sanitario e la qualità della vita dei pazienti e dei professionisti».

Quali saranno le applicazioni nel campo della sanità che saranno studiate e sviluppate al Lido?

«L’intelligenza artificiale ha un potenziale enorme in medicina, e il nostro obiettivo è tradurlo in strumenti concreti per medici, pazienti e sistemi sanitari. Sono già attivi progetti sulla prevenzione del diabete, sulle malattie cardiocircolatorie e quelle renali. Un altro ambito di importante applicazione sarà quello della prevenzione e previsione con largo anticipo delle pandemie. Al centro c’è un’infrastruttura dati unica: un data lake clinico internazionale che alimenta algoritmi progettati per essere trasparenti, affidabili e realmente utili. Mare sarà un luogo dove le tecnologie non resteranno sulla carta, ma verranno testate, sviluppate e portate alla vita reale».

Quando inizieranno i lavori e quando è prevista l’apertura del parco?

«I lavori di riqualificazione dell’area dell’ex Ospedale al Mare inizieranno a breve ed entro il 2026 è prevista la cerimonia di posa della prima pietra. La conclusione dei lavori è invece prevista tra la fine del 2027 e i primi mesi del 2028. Ma è importante sottolineare che il cuore del progetto – la componente tecnologica e scientifica – è già in fase operativa, così come le prime assunzioni. Proprio per accelerare questo lavoro, abbiamo previsto l’apertura di una sede temporanea a Venezia nell’autunno 2025. Sarà il primo nucleo operativo del progetto, e ospiterà i nostri team di ricerca che già oggi stanno costruendo le fondamenta tecnologiche di Mare».

Quante persone – tra collaboratori e ricercatori – saranno attivamente coinvolte?

«A pieno regime, Mare ospiterà fino a 900 ricercatori e scienziati, con strutture residenziali in grado di accogliere oltre 600 persone. Solo CompuGroup Medical prevede di portare nel campus circa 100 professionisti, tra ricercatori, data scientist e sviluppatori. In parallelo, stiamo attivando collaborazioni con altri attori, sia italiani che internazionali, per favorire un ecosistema che sarà all’avanguardia per la ricerca e innovazione in campo medico sanitario».

Qualche attività prevista nell’ambito del progetto sarà avviata prima della fine dei lavori?

«Assolutamente sì. Già nell’autunno 2025 inaugureremo la sede temporanea di Mare a Venezia, il primo nodo operativo del progetto. Ospiterà il team di CompuGroup Medical che sta lavorando alla fondazione del data lake clinico e allo sviluppo del motore AI. In parallelo, avvieremo collaborazioni con università, istituzioni e partner industriali per iniziare concretamente a costruire soluzioni. È in corso una campagna di reclutamento con oltre 20 posizioni aperte per profili in ambito data science, con l’obiettivo di costruire fin da subito una comunità viva, attrattiva e interdisciplinare. Per noi l’innovazione non è un evento futuro: è un processo che inizia oggi». —

 

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