Travolto da un camion alla Fincantieri Due condanne a 6 mesi

Nell’incidente morì l’operaio Giuseppe Fazio, aveva 34 anni A processo l’autista del Tir e la responsabile della sicurezza
Foto Agenzia Candussi/ Marghera, via delle industrie/ Multe sulle auto in sosta
Foto Agenzia Candussi/ Marghera, via delle industrie/ Multe sulle auto in sosta



A processo per omicidio colposo in concorso erano finiti in due: Fabrizio Zadra, varesotto di 47 anni, autista del camion che all’interno dello stabilimento della Fincantieri a Marghera travolse e uccise l’operaio siciliano Giuseppe Fazio, 34 anni, e Carola Morosini, mestrina di 50 anni, in qualità di capo del centro servizi generale dello stabilimento con delega in materia di sicurezza sul lavoro. La giudice monocratica Daniela Defazio ha condannato entrambi gli imputati a 6 mesi, con pena sospesa solo per Morosini (difesa dall’avvocato Pagano), in quanto Zadra (avvocato Bodi) aveva già beneficiato della sospensione in relazione ad un’altra condanna. Il rappresentante della Procura aveva chiesto la condanna dei due imputati ad una pena di 1 anno e 4 mesi. Nel procedimento penale non si era costituita alcuna parte civile, dal momento che i familiari dell’operaio morto erano stati precedentemente risarciti.

L’incidente sul lavoro si era verificato il 7 marzo 2011, l’operaio siciliano era morto in ospedale dopo una breve agonia. Zadra, al volante del camion, aveva effettuato una inversione di marcia all’interno dello stabilimento Fincantieri in un’area non consentita dalla segnaletica, a ridosso del piazzale dove si affaccia la mensa degli operai. Tra l’altro avevano accertato le indagini come la visuale del camionista sul lato destro fosse ostacolata dalla presenza di alcuni pupazzi sul parabrezza. Il camionista, nell’effettuare la manovra, non aveva visto l’operaio Fazio che si stava recando in mensa con altri colleghi, non percorrendo tuttavia il percorso pedonale previsto. Il 34enne era finito sotto le ruote del camion. Portato in ospedale in condizioni disperate, l’operaio era morto nel corso della notte per i traumi riportati.

La responsabile della sicurezza era stata chiamata in causa dalla Procura in quanto non avrebbe adottato tutte le precauzioni per rendere sicura la circolazione contemporanea di mezzi pesanti e pedoni. L’incidente sul lavoro aveva scatenato la dura reazione delle organizzazioni sindacali che avevano chiesto maggiore sicurezza nello stabilimento. —



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