Tragedia sulla Triestina, Giorgia migliora, ma è indagata per omicidio stradale per la morte di Linda e Edoardo

MIRANO. In un mare di dolore una speranza si riaccende a Mirano, dove arrivano notizie confortanti di un lento ma graduale miglioramento delle condizioni di Giorgia Favaretto, 22 anni, la conducente della Lancia Y rimasta ferita nel tragico schianto di mercoledì mattina sulla Triestina e che ora si ritrova indagata per omicidio stradale, per la morte della sua migliore amica Linda Giorio e dell'amico Edoardo Ascione, nell'ambito dell'inchiesta avviata dalla procura veneziana sul terribile incidente al termine di una serata di allegria a Jesolo.
Resta invece ancora in prognosi riservata nel reparto di Rianimazione dello stesso ospedale l’altro ferito, Nicola Mezzetti, 24 anni di Gambarare di Mira, anch’egli ferito all’addome. I due giovani sopravvissuti alla tragica notte di Jesolo erano seduti entrambi sul lato sinistro dell’auto di Giorgia, quello del guidatore: la ragazza al volante, Nicola dietro di lei.
L'inchiesta: omicidio stradale. Il reato al momento ipotizzato dalla pubblico ministero Paola Mossa, nel tragico incidente stradale di Quarto D'Altino, in cui hanno perso la vita Linda Giorio, 22enne di Mirano, ed Edoardo Ascione, 22 anni di Fossò, sarebbe legato all'alta velocità della Lancia Y guidata da Giorgia Favaretto, 22 anni di Mirano, ricoverata all'ospedale di Mestre e sulla quale viaggiava anche l'altro ragazzo gravemente ferito, Nicola Mezzetti, 24enne di Mira, in prognosi riservata. Il pubblico ministero che coordina le indagini ha ricevuto la relazione dei carabinieri di San Donà intervenuti sul posto assieme ai vigili del fuoco di San Donà e Mestre. L'incidente è avvenuto in corrispondenza della piazzola di emergenza sulla statale 14, nel territorio di Quarto D'Altino, poco dopo i confini con Musile. Le due ragazze erano sedute davanti, i ragazzi dietro: nell'improvviso, violento impatto, il guardrail si è spezzato, trafiggendo Linda e Edoardo. Non ci sono segni evidenti di frenata dell'auto sull'asfalto: potrebbe essere stato un colpo di sonno oppure una distrazione.
Verifiche sul guardrail. Nell'impatto, la lamiera si è infilata come un enorme coltello nella parte anteriore del veicolo e poi nell' abitacolo, trafiggendo i due giovani seduti al lato destro. La circostanza anomala e che la struttura metallica si sia infilata per una quindicina di metri, una volta saltati in aria diversi paletti infilati sul ciglio della strada per sorreggerla. Solitamente, in incidenti simili, ciò avviene tragicamente per cinque o sei metri, e non il doppio. Ecco perché si pensa che l' auto procedesse a velocità piuttosto elevata, anche se restano dei dubbi sul fatto che i paletti che sorreggono il guardrail siano saltati tutti come birilli pur essendo, o dovendo essere, saldamente attaccati e fissati al terreno: la Procura effettuerà una consulenza tecnica anche su quest'aspetto.
I funerali. Sabato a Mira, alle 10.30 nella chiesa di san Nicolò, l'addio ad Edoardo. Devono essere ancora fissati i funerali di linda.
Gli amici sui social. Su Facebook gli amici di Giorgia commentano sollevati le buone notizie in arrivo dall’ospedale, incitando la ragazza a farsi coraggio e combattere: «Forza non mollare», scrivono, «siamo tutti con te, ce la farai». La preoccupazione, ora che il suo quadro clinico si è “alleggerito”, è soprattutto per le condizioni psicologiche, una volta appresa la sorte degli amici che trasportava e in particolare dell’amica del cuore. Le speranze di tutti si concentrano poi su Nicola, ancora grave, ma stazionario, in Rianimazione.
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