Tragedia della Solfatara il ricordo di Pozzuoli per la famiglia Carrer

Oggi in Campania una messa in suffragio della coppia che perse la vita con il figlio undicenne finendo in una buca 
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - MEOLO - CARRER - ZARAMELLA E FIGLIO
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - MEOLO - CARRER - ZARAMELLA E FIGLIO



FOSSALTA DI PIAVE

Un’inchiesta giudiziaria ancora aperta, ma anche il desiderio di non dimenticare. Ricorre oggi il primo anniversario della tragedia della Solfatara. Era il 12 settembre dello scorso anno, quando nel celebre sito vulcanico di Pozzuoli si è consumata la tragedia costata la vita ai coniugi Massimiliano Carrer, di 45 anni, e Tiziana Zaramella, di 42, oltre che al loro primogenito Lorenzo, di appena 11 anni. Nella tragedia si è salvato solo il figlio più piccolo della coppia.

A un anno di distanza il dolore è ancora forte non solo a Meolo, dove i Carrer risiedevano in zona Capo d’Argine, e a Fossalta di Piave, dove si concentravano le attività quotidiane della famiglia. Ma anche a Pozzuoli, dove la comunità non ha dimenticato quanto accaduto. Oggi alle 12 la comunità di Pozzuoli, con in testa il sindaco Vincenzo Figliolia, si radunerà nel Santuario del convento dei frati cappuccini di San Gennaro per una messa in memoria delle tre vittime della tragedia. Il Comune di Pozzuoli ha invitato alla messa di suffragio anche i parenti della famiglia Carrer, che tuttavia, fanno sapere dalla Campania, pur apprezzando il gesto, non se la sarebbero sentita di ritornare nei luoghi della tragedia.

Dove, al momento dei fatti, i Carrer stavano trascorrendo un breve periodo di vacanza. Avevano deciso di passare l’ultimo giorno, prima del rientro a casa, visitando la celebre Solfatara, meta di migliaia di visitatori con le sue fumarole di fango. Ma una giornata di svago si tramutò in tragedia. Il piccolo Lorenzo cadde in una buca apertasi nel terreno fangoso e, insieme a lui, furono inghiottiti dalla voragine anche i genitori, nel disperato tentativo di salvarlo.

La Procura di Napoli ha aperto un’inchiesta, tuttora in corso. Sotto indagine, con l’accusa di disastro colposo, sono finite sei persone, tra rappresentante legale e soci della Vulcano Solfatara Srl, la società a cui era affidata la gestione del cratere. Per il momento la Solfatara resta sotto sequestro. Lo scorso luglio i pubblici ministeri hanno chiesto al giudice per l’udienza preliminare (gup) di procedere con una nuova super perizia tecnica, da affidare a un collegio di esperti. A breve dovrebbe essere fissata la data dell’udienza per dare inizio al lavoro dei tecnici. —



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