Traffico internazionale di droga assolto Boscolo Meneguolo

Stupefacenti da Milano ai Balcani: colpo di scena, azzerata la richiesta del Pm  Erano stati chiesti 30 anni di carcere. Per tutti gli altri, 31 anni anziché 124

chioggia

Erano stati chiesti oltre 120 anni complessivi di condanne durante la requisitoria durata oltre nove ore per traffico di droga, associazione a delinquere e per rapina. La scure del Tribunale, però, li ha ridotti a 31 in tutto, conditi da assoluzioni pesanti per le cui motivazioni bisognerà aspettare 90 giorni.

La seconda sezione penale del tribunale collegiale ieri ha infatti giudicato gli ultimi undici imputati dell’inchiesta Apocalisse del 2016 che aveva portato, a maggio 2016, a stroncare un ingente traffico di droga che arrivava a Chioggia e a Milano dai Balcani (eroina e marijuana) e dal Marocco e dalla Spagna (cocaina e hashish). A coordinare i finanzieri del Gico di Venezia e Trieste, la pm Lucia D’Alessandro. Le pene più pesanti richieste per Armando Boscolo Meneguolo e Lorenzo Dei Meneghetti, ritenuti dal pm i promotori dell’associazione a delinquere e del traffico di droga. Per entrambi erano stati chiesti 30 anni di galera. Boscolo Meneguolo, però, è stato assunto per non aver commesso il fatto. Ventidue anni complessivi, invece, per Lorenzo Dei Meneghetti, a cui è stata riconosciuta la continuazione con reati giudicati dal tribunale di Padova e di Venezia nel 2013 (l’avvocato Serpico ha già annunciato l’appello). A fine 2017 si era conclusa la prima parte del processo seguito all’inchiesta Apocalisse. Un finale con un bilancio pesante per gli imputati: 74 anni e due mesi di condanne per associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti e quattordici sentenze di proscioglimento, oltre a tre patteggiamenti. Erano servite una ventina di pagine al giudice Alberto Scaramuzza per articolare i dispositivi che avevano chiuso l’udienza preliminare. Quattordici imputati avevano scelto il giudizio abbreviato. La pm aveva chiesto condanne per 136 anni. Il gup ha condannato dieci imputati, assolvendoli però da alcuni capi d’imputazione. Tra gli imputati che avevano scelto l’abbreviato, le due figure considerate al vertice dell’organizzazione: il chioggiotto Giuliano Boscolo Meneguolo, condannato a 16 anni, e Giovanni Deuscit a 20 anni. Da quel filone erano rimasti fuori gli altri imputati, giudicati ieri dal tribunale. Per l’avvocato Giacomo Gamba (accusato di favoreggiamento), la pm aveva chiesto 3 anni e 6 mesi.

Il Tribunale ha disposto invece dieci mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali. Per lo stesso periodo di tempo, poi, l’avvocato non potrà esercitare la professione forense. Alessandro Pellegrini e Fabrizio Vianello, invece, sono stati condannati a una pena di 4 anni e 6 mesi ciascuno più una multa di mille e cento euro a testa. Entrambi, poi, sono stati interdetti dai pubblici uffici per i prossimi cinque anni. Pena accessoria riconosciuta anche a Lorenzo Dei Meneghetti che, a pena espiata, dovrà scontare la misura di sicurezza della libertà vigiliata per tre anni. Insieme a Boscolo Meneguolo, assolti anche: Vilmo Penzo, Micheal Penzo, Daris Penzo, Stefano Marangon, Diego Boscolo Meneguolo, Domenico Romano, Bartolomeo Mineccia, Giuseppe Ricchiuti e Artan Hidri.

A loro il Tribunale ha riconosciuto di non aver commesso il fatto. —



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