Torte solidali per il Camerun alla Festa del radicchio di Scorzè

Dieci pasticcerie del Miranese hanno donato i loro dolci per sostenere un progetto di educazione alimentare promosso dalle suore domenicane

Alessandro Abbadir
Il taglio delle torte alla Festa del radicchio
Il taglio delle torte alla Festa del radicchio

Giornata della solidarietà e del ringraziamento con dieci grandi torte solidali  domenica 20 novembre alla Festa del Radicchio in corso a Rio San Martino di Scorzè. Il ricavato della vendita a fette, così come i dolci preparati dai volontari e venduti negli stand della festa, saranno devoluti all’associazione “Moltiplicare la speranza” delle suore Domenicane della Beata Imelda che operano in Camerun.

La giornata è iniziata con la Santa Messa all’interno del Palaradicchio animata dal coro parrocchiale, alle 13 il primo taglio delle torte da parte della sindaca Nais Marcon. A donare le torte, dieci pasticcerie del territorio: Bortolato, Eros e Luisa di Zero Branco; Casarin, Comerci e Ore Liete di Scorzè, Kosì Dolce di Moniego, Pierrot di Gardigiano; Prosdocimi e Zizzola di Noale.

«Il progetto è stato chiamato “Mangiare di più e mangiare meglio”» ha spiegato suor Lina Basso in rappresentanza dell’Ordine delle Domenicane della Beata Imelda. «E’ un progetto di educazione alimentare per i bambini della scuola di Dianganè, villaggio in provincia di Bertoua in Camerun. Il pranzo dei bambini consiste spesso solo in un pezzo di manioca condita con lardo e olio. Questa scarsa alimentazione porta loro malattie e pancia gonfia. Le insegnanti hanno quindi pensato di dissodare un pezzo di terra dietro la scuola in modo da coinvolgere i bambini e le loro famiglie. Il terreno è stato quindi trasformato in “orto” che ha fatto maturare le piante con cui si è trasformata la manioca in tapioca che è come la nostra farina fecola».

Suor Lina Basso e don Anselmo Durante
Suor Lina Basso e don Anselmo Durante

I fondi raccolti dalle suore vanno a finanziare l’acquisto delle attrezzature necessarie per dissodare il terreno e poi coltivarlo. Tre anni fa l’ultima Festa del radicchio ha donato 1.800 euro che hanno finanziato l’acquisto di libri del locale liceo. «Una donazione veramente coinvolgente» ha concluso suor Lina «che ha fatto capire a queste persone come è possibile riscattarsi agendo in prima persona e non aspettando aiuti».

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