Tornano gli orientali subito shopping nei negozi di lusso

M.p.

In coda davanti a Chanel, in via XXII Marzo, un occhio allo smartphone, l’altro agli ultimi modelli di borse in vetrina. A sorpresa, dopo quindici mesi di assenza, hanno fatto capolino in laguna i primi turisti orientali. Prima o dopo il giro in Piazza San Marco e il selfie sul ponte di Rialto, shopping d’obbligo nei negozi grandi firme tra l’Ascensione, San Moisè e via XXII Marzo.

Era da febbraio dell’anno scorso che i turisti giapponesi, coreani, cinesi mancavano da Venezia, penalizzando soprattutto i brand di lusso, da sempre i privilegiati dello shopping. Nei giorni scorsi, invece, con la ripresa dei voli, sono ritornati i primi gruppi che hanno subito fatto spese nelle boutique. Fuori da Chanel si è addirittura formata la coda, un’immagine una volta consueta e poi spazzata via dalla pandemia.

L’arrivo dei primi visitatori orientali fa ben sperare, considerato che i turisti presenti in questo primo mese senza lockdown sono stati sopratutto tedeschi, francesi e austriaci. Visitatori dei Paesi limitrofi, in grado di raggiungere Venezia in macchina, treno o con un’ora di volo.

Sarà la ripresa dei collegamenti con gli Stati Uniti e con l’Oriente a cambiare i numeri, ma non sarà una cosa immediata.

«La ripresa del turismo, naturalmente se tutto andrà come deva andare, avverrà in autunno, che è sempre la stagione migliore per Venezia - aveva spiegato nei giorni scorsi il direttore dell’Associazione veneziana albergatori -, Claudio Scarpa - mentre per un ritorno alla normalità così come la ricordiamo bisognerà aspettare il Carnevale 2020. Intanto però, già da quest’estate, la città si dovrà preparare all’invasione di turisti dalle spiagge del litorale. In questo senso è importante incominciare a creare strumenti per gestire i flussi». —



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