Torna dal Kenya con la malaria. Ricoverato a Venezia

Il sessantenne di Cavarzere è ora rinchiuso nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale Santi Giovanni e Paolo

CAVARZERE. Si è accorto di avere qualche problema di salute non appena tornato dalla sua vacanza in Africa. E così, dopo quelle due linee di febbre che non scomparivano, ha scoperto di aver contratto la malaria. . È quanto successo a un uomo, residente a Cavarzere. Il sessantenne era tornato da pochi giorni dal suo viaggio in Kenya. Fin dal suo rientro, aveva iniziato ad avere qualche problema di salute: oscillazioni termiche e quindi brividi improvvisi (per una-due ore), che possono essere provocati dall’improvviso innalzamento della temperatura corporea.

A quel punto, dietro il suggerimento del medico di base e dei conoscenti, l’uomo si è fatto visitare all’ospedale di Cavarzere. Qui gli operatori sanitari, dopo una serie di approfonditi accertamenti, ha deciso per il ricovero dell’uomo. Nel giro di pochi giorni, ecco la diagnosi precisa: malaria.

Si tratta di una patologia infettiva causata da un parassita chiamato plasmodio. Si trasmette esclusivamente attraverso le punture di zanzare infette, solo il tipo Anopheles. Queste ultime sono presenti in Africa, in America Centrale e del Sud ed in Asia. Esistono studi che attestano la presenza della zanzara Anopheles in Italia, anche se si tratta di esemplari poco adatti alla trasmissione della malattia. Le zanzare infette sono definite “vettori” e pungono principalmente tra il tramonto e l’alba. Nel corpo umano i parassiti della malattia si moltiplicano nel fegato e quindi dopo una incubazione variabile infettano globuli rossi.

Accertata la presenza della malattia, i responsabili della struttura hanno così preferito trasferire il sessantenne nella sede centrale dell’ospedale Civile di San Giovanni e Paolo, a Venezia. Al momento, l’uomo è ricoverato nel reparto di malattie infettive dove è tenuto sotto osservazione. Le sue dimissioni sono previste nel giro di pochi giorni. —

Eugenio Pendolini

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