Torcello, la villetta perde un piano
In Regione il parere sulla nuova casa che piace al ministro Brunetta

La villetta progettata a Torcello. A fianco Renato Brunetta
La villetta di Torcello perde un piano. E il progetto dovrà con ogni probabilità essere rifatto. Anche se la tipologìa modernissima, in area archeologica, grazie al «sì» della Soprintendenza e della Salvaguardia potrebbe essere approvata. Si preparano alla battaglia i comitati e le associazioni per la tutela del territorio. Il progetto per il nuovo edificio in riva alla laguna, che a quanto pare interessa molto al ministro Renato Brunetta, è fermo in Regione. L'hanno spedito lì i tecnici comunali di Urbanistica, in attesa dell'«interpretazione autentica» delle norme. Articoli contraddittori, dato che la nuova Variante al Piano regolatore per le isole della laguna prevede in quell'area (articolo 9) solo il «ripristino tipologico» di antichi edifici. E' nell'area in questione esisteva un tempo un edificio rurale in mattoni, di cui sono visibili alcuni resti sul terreno. Ma una norma approvata dalla commissione di Salvaguardia nel luglio scorso ha va aggiunto tra le «prescrizioni» la possibilità di aumentare volumi e costruire nuovi edifici. «I nuovi interventi volumetrici», scrive la commissione, «siano concordati con le amministraizoni e la Soprintendenza quando sono compatibili con l'ambiente». Una via d'uscita che adesso il progettista della villetta (l'architetto Aloscia Mozzato) ha deciso di utilizzare. Nel caso di un «sì» di Soprintendenza e Salvaguardia, insomma, tutto può essere messo in discussione. «Una cosa imbarazzante», confida un dirigente comunale, «perché in questo modo la politica si fa espropriare del suo potere di decidere le regole urbanistiche. Caso per caso insomma si può «derogare» al divieto. Così nelle prossime ore il parere chiesto dall'Urbanistica di Ca' Farsetti e ora sui tavoli dei funzionari regionali potrebbe tornare firmato. La Regione non potrà smentire se stessa, dunque scriverà con ogni probabilità che vanno rispettate le indicazioni date dai suoi uffici. La deroga possibile (decisa dalla Salvaguardia) ma anche il divieto di costruire oltre un piano, come stabilito dalla commissione tecnica regionale. Resta l'incognita dei materiali. Sarà possibile autorizzare una villa in vetro e cemento in riva alla laguna e in piena zona archeologica quando ai vicini contadini sono stati inviati verbali per aver costruito una baracchetta in legno per gli attrezzi?
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