Tifosi nemici per la pelle sempre divisi da 25 anni
Venticinque anni di divisioni, polemiche e scontri, dalla C/2 alla serie A, dilettanti compresi. La fusione del 1987 tra Venezia e Mestre ha innescato una lunghissima serie di problematiche che sembrano non trovare mai tregua, come conferma il gravissimo episodio di domenica. Polemiche con la società, divisioni tra gruppi. Prima la decisione di fondere le due società da parte di Maurizio Zamparini, che creò una frattura tra fautori e contrari, soprattutto tra veneziani e mestrini. Poi il nome (VeneziaMestre nel 1987, Venezia 1907 nel 1989, Società Sportiva Calcio Venezia dopo il primo fallimento con Marinese e Poletti nel 2005, FBC Unione Venezia dopo il secondo con Rigoni nel 2009), quasi sempre i colori delle maglie (l’episodio più grave si registrò nell’estate del 1999 a Villa Condulmer, durante la presentazione della squadra di Luciano Spalletti), i centimetri dedicati ad arancio, nero e verde, questione che ha diviso i tifosi anche all’esordio delle nuove casacche della Puma. Mescolando o unendo gruppi di diversa estrazione. Infine le divisioni politiche tra sinistra e destra, che hanno creato forti tensioni, provocando a volte scintille e scontri. Per non parlare di chi vorrebbe tornare allo stadio Baracca, soluzione impraticabile per vari motivi, in primis agibilità, sicurezza e ordine pubblico, o chi vedrebbe bene una ristrutturazione del Penzo, al di là dei progetti di nuovi impianti passati sotto il naso nel corso degli anni, ultimo dei quali quello di Yuri Korablin. È cambiata la mappa del tifo arancioneroverde nel corso della stagioni. Nuclei storici che si sono sciolti nel corso degli anni, prima gli Ultras Unione, poi i Vecchi Ultras. Gruppi nuovi che sono sorti, come quello del Gate 22-A sostegno di un ideale costituito nell’inverno del 2006. Cori distinti, tifo diverso, trasferte organizzate in maniera autonoma, idee agli antipodi. Tanto da decidere di non rimanere tutti insieme nella curva Morosini, quella che da sempre è stata la zona più colorata, più palpitante, del Penzo. Dove sono rimasti i tifosi della Curva Sud, che guardano soprattutto a destra, mentre il gruppo del Gate 22, che guarda a sinistra, da qualche anno si è spostato nei Distinti con le loro bandiere e i loro striscioni. E i loro cori. Nella nuova mappa del tifo arancioneroverde si possono trovare 4 macro-aree: il Gate 22-A sostegno di un ideale e la Curva Sud, innanzitutto, poi i gruppi di club, dal CentroCoordinamento VeneziaMestre (10 club) all’Associazione Venezia Club (8). Infine quelli autonomi, dai Nuovi Leoni a Cuore Neroverde, dall’Alta Marea per arrivare alla nascita dell’associazione VeneziaUnited. Si riuscirà mai a trovare un’unità di intenti al fianco di una società che si chiama Unione Venezia? Al momento, paradossalmente, sembra proprio di no.
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