Ticket scaduto sulle strisce blu il governo: «Mai più multe»

Non più multe per chi dimentica l’auto sulle strisce blu e non aggiorna con nuovi ticket la sosta a pagamento della propria auto: l’irregolarità sarà sanata con il pagamento di un nuovo ticket.
A stabilirlo è stato il Governo dopo un’interrogazione dell’onorevole del Pd Michele Mognato. Il deputato mestrino aveva chiesto che venisse chiarita una questione che vedeva contrapporsi interpretazioni diverse sul come considerare l’irregolarità. Infatti secondo il Ministero dell’Interno era da applicare il Codice della Strada e quindi doveva scattare la multa, secondo il ministero delle Infrastrutture in realtà si trattava di una irregolarità amministrativa, sanabile con un aggiornamento della tariffa da pagare. Ai Comuni era lasciata libera scelta: Venezia aveva sempre applicato il codice della strada e quindi scattava la multa. Contravvenzione da 28 euro, contro la quale pochissimi hanno fatto ricorso, soprattutto perché quest’ultimo costa 35 euro.
«Chi prolunga la sosta nelle strisce blu oltre l’orario per il quale ha regolarmente pagato vìola il codice della strada e merita una sanzione o deve solo saldare la parte mancante della tariffa?». È stato il quesito posto al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi, nell’interrogazione presentata da Mognato. Dubbi sollevati anche da molti Comuni. Ieri ha risposto il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro.
Il ministero dei Trasporti ha spesso espresso il parere che, nel caso di sosta illimitata tariffata, il «pagamento in misura insufficiente non costituisca violazione di una norma di comportamento, ma configuri unicamente un’inadempienza contrattuale». Pertanto, nei casi di pagamenti in misura insufficiente, l’inadempienza implica il saldo della tariffa non corrisposta. Niente multa, insomma.
«Non risulta alcuna situazione di conflitto interpretativo con il ministero dell’Interno», ha spiegato Del Basso Del Caro. « Quest’ultimo, infatti, in seguito a un riesame della propria posizione del 2003, ha successivamente (nel 2007) condiviso il parere del Mit ed emesso (nel 2010) una serie di pareri in tal senso. Pareri condivisi dal Servizio della Polizia stradale del Dipartimento di Pubblica sicurezza».
Come recuperare quindi i mancati pagamenti? Le amministrazioni locali possono affidare al gestore del servizio le azioni necessarie al recupero delle evasioni tariffarie e dei mancati pagamenti, compresi il rimborso delle spese e le penali, da stabilire con apposito regolamento comunale, secondo le indicazioni e le limitazioni fornite dal Codice Civile e dal Codice del Consumo.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia