Tia, una tassa non un servizio L’imposta Iva va rimborsata

La Tia (Tariffa di Igiene ambientale) è un tributo e non un corrispettivo per un servizio reso. Dunque, l’Iva non è dovuta. Tornano all’attacco i consumatori. E L’Adico invita a presentare richieste...

La Tia (Tariffa di Igiene ambientale) è un tributo e non un corrispettivo per un servizio reso. Dunque, l’Iva non è dovuta. Tornano all’attacco i consumatori. E L’Adico invita a presentare richieste di rimborso per l’Iva pagata negli ultimi dieci anni, mettendo a disposizione i moduli. «Non si può far pagare l’Iva su una tassa», dice il presidente Carlo Cerofolini. Della stessa opinione anche il commercialista Maurizio Baratello, consigliere comunale del Pd. «Stando così le cose, la tassa non può essere gravata di Iva. I consumatori possono chiedere i rimborsi». La sentenza che ha fatto scattare la protesta è la 3756, della Corte di Cassazione del 9 marzo scorso. Dove appunto si ribadisce la natura tributaria della Tia, parametrata sulla superficie dell’appartamento e sui nuclei familiari (non della Tarsu, per cui il rimborso non può essere chiesto per i periodi in cui era ancora in vigore la Tarsu). Veritas nei giorni scorsi aveva definito «assolutamente inutile» presentarsi agli sportelli per chiedere il rimborso: «Aspettiamo prima indicazioni dallo Stato, noi l’Iva non l’abbiamo incassata, l’abbiamo girata». Ma la protesta aumenta, forte stavolta di una sentenza molto chiara della Suprema Corte. Tanto che molte associazioni e comitati si sono già mobilitati per ottenere i rimborsi. E il Pd di Cannaregio ha aperto un ufficio di consulenza per aiutare i cittadini a districarsi nei meandri della burocrazia. Una decisione non ininfluente nelle tasche dei cittadini, soprattutto in tempi di crisi. L’Iva richiesta sulle bollette del gas è infatti pari al 10 per cento. Una famiglia media ha pagato negli ultimi due mesi bollette tra i 500 e gli 800 euro. Sarebbe un risparmio notevole.(a.v.)

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