Tenta la truffa dello specchietto ma la polizia locale lo ferma

CAORLE. Compie un tentativo di truffa dello specchietto nella città di Jesolo, ma viene fermato dalla polizia locale di Caorle. e qui gli agenti scoprono che costui è destinatario di un provvedimento cautelare di obbligo di dimora della Procura di Frosinone, per svariati episodi di spendita di banconote false da 100 euro in gran parte del Centro Italia, commessi lo scorso inverno. È finita la “fuga” di un 25enne di Adrano, paese in provincia di Catania alle pendici del versante sudoccidentale del vulcano Etna, rintracciato a Marango, frazione di Caorle, nel pomeriggio di lunedì.
All’intervento della polizia locale hanno collaborato anche i carabinieri della stazione di Fiuggi, nel Lazio, unitamente ai militari del comando carabinieri Antifalsificazione Monetaria di Roma. Il soggetto a Jesolo si è reso protagonista di un tentativo di truffa dello specchietto, ai danni di una donna che però ha dimostrato più malizia di lui: non c’è cascata.
Il trucco consiste nell’attirare l’attenzione di un automobilista durante la marcia, colpendo la propria vettura con un sasso o un arnese; fermarlo e sostenere falsamente di avere subito un incidente. La donna da Jesolo nel frattempo si stava trasferendo a Caorle e la sua chiamata di aiuto è stata captata dalla centrale operativa della polizia locale.
Gli agenti municipali, che presidiano il territorio con più uomini e donne per l’inizio della stagione estiva, hanno rintracciato la macchina del 25enne ai confini con i comuni di San Stino di Livenza e di Concordia Sagittaria, appunto in località Marango. Ebbene, una volta stabilite le generalità, dopo la contestazione della tentata truffa, i poliziotti locali di Caorle hanno passato in rassegna tutti i capi pendenti del soggetto.
Il 25enne è accusato, in concorso con il fratello e con altri uomini, tutti denunciati, di avere ricevuto, detenuto e infine messo in circolazione un numero “indeterminato” di banconote fasulle dal taglio di 100 euro, spacciandosi in alcune circostanze come militare dell’Arma di carabinieri. Anche in questo caso il trucco è semplice: si paga con soldi falsi, si incassa il resto coi soldi veri. Gli episodi su cui si sono concentrati i carabinieri di Fiuggi riguardano il periodo compreso tra il dicembre 2019 e il febbraio 2020.
Il 25enne e i complici sono accusati di avere commesso reati nelle province di Viterbo, L’Aquila, Rieti, Firenze e Pisa. Il 25enne è già conosciuto alle forze dell’ordine per questo tipo di reati. Nell’abitazione in cui è domiciliato i poliziotti hanno inoltre rinvenuto qualche foglia di hascisc e piantine di marjiuana. Poi è stato portato via, ad Adrano. Nel paese siciliano, ove è fissata la sua residenza, il soggetto è sottoposto all’obbligo di dimora e all’obbligo di firma con contestuale presentazione alla polizia giudiziaria. Sarà compito dei giudici di Frosinone, nel frattempo, fissare le date del processo. —
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