«Tassa di soggiorno? Una follia»

JESOLO.

Tassa di soggiorno, il sindaco Francesco Calzavara rassicura: «Non sarà per il 2011». Calzavara comunque difende l'ipotesi di istituire una tassa, o come la si voglia chiamare, che consenta di far pagare ai clienti una somma ragionevole, 10 euro circa per una famiglia con 3 figli, e consenta di reperire quelle risorse che lo Stato non dirotta più.

La levata di scudi è stata perentoria da parte degli operatori e le categorie del turismo, ma adesso arriva puntuale anche l'interrogazione comunale. L'ha presentata il gruppo del Pdl di opposizione, capeggiato da Amorino De Zotti, con Lucas Pavanetto, Renato Martin, Fabio Visentin, Andrea Tomei, Luciano Rodighiero, Walter Simonella, Leandro Zaccariotto. «Apprendiamo dai giornali- dicono- e non nelle opportune sedi istituzionali della volontà del sindaco Calzavara di applicare nel nostro Comune l'ormai famosa tassa di soggiorno. Premettiamo che queste dichiarazioni, oltre che non condivisibili, appaiono premature e senza alcuna base normativa certa. Il decreto sul federalismo municipale deve ancora essere vagliato dalle Camere e, oltretutto, i criteri direttivi per una eventuale introduzione dell'imposta dovranno essere previsti da un'apposita Intesa Stato-Regioni. Non comprendiamo, dunque, come si possa parlare di cose ancora di là da venire e come il Sindaco possa addirittura citare dati e cifre. Il Popolo della Libertà Jesolo- aggiungono- è risolutamente contrario ad una nuova imposta di soggiorno. In un periodo di crisi economica generale e di particolare affanno per il settore turistico, alle prese con una stagione estiva che, invece di allungarsi, si accorcia paurosamente, imporre nuovi balzelli, dopo la famigerata Ztl, sarebbe disastroso. Se questo è il federalismo che ha in mente il neo-leghista Calzavara, c'è da aver paura. E tutto questo perché? Non vorremmo che l'obiettivo malcelato fosse quello di far cassa per finanziare a tutti i costi Miss Italia».