Tassa di soggiorno gli albergatori contro il sindaco
Jesolo. Chiesta una proroga e un tavolo tecnico al Comune Zoggia: «Posso discutere, ma le cifre non si cambiano»

DE POLO - DINO TOMMASELLA- JESOLO LIDO - VEDUTE DELLA GENTE IN SPIAGGIA DA TERRA E DALL'ALTO
JESOLO. L’Aja scrive al sindaco per fermare gli aumenti della tassa di soggiorno. Chiesta una proroga e un incontro per un tavolo tecnico. L’assemblea degli albergatori ha partorito questa decisione perentoria. Il presidente Aja, Alessandro Rizzante, ha inviato una missiva al sindaco Valerio Zoggia e all’assessore al turismo Flavia Pastò, al termine del consiglio direttivo dell’associazione. Quasi tre ore di discussione incentrate sul tema dell’imposta di soggiorno. Gli aumenti annunciati sono considerati una sciagura per il turismo locale, con il rischio di invertire il trend positivo che viene attribuito soprattutto a motivazioni esterne, quali la tensione nel mediterraneo, piuttosto che a meriti della località. Il consiglio Aja ha respinto con un deciso “no” l’aumento prospettato dal sindaco che però non indietreggia: «Possiamo discutere e prendere in considerazione delle proposte, ma il risultato dovrà essere un introito di un milione e 800 mila euro previsti in più agli attuali tre milioni perché sono risorse necessarie alla città. Possiamo cambiare le esenzioni o anche applicare l’imposta per tutto l’anno se la vogliamo spalmare nel lungo periodo».
Critiche alle modalità di coinvolgimento degli operatori, di fatto esclusi, e l’invio di una email-pec mandata il 22 novembre a tarda sera e uffici chiusi, con la richiesta di fornire eventuali osservazioni entro il 30 novembre. L’idillio con i vertici Aja sembra finito e si va allo scontro. L’albergatore è di fatto esattore per il Comune, gestisce denaro pubblico, e non può rifiutarsi di versare la tassa salvo che non sia il cliente a rifiutarsi con una procedura specifica esonerando l’albergatore. Sono le consultazioni con le categorie previste dalla norma che devono essere rispettate. Ecco perché la polemica si concentra sulle modalità di comunicazione.
«Modalità inusuali», sottolinea Rizzante, «e tempistiche assurdamente ridicole e per questo inaccettabili, che non lasciano spazio a un’attenta riflessione e doverosa condivisione neppure al nostro interno, oltre che con le restanti associazioni».
Ora arriva la richiesta di indire una riunione urgente del tavolo tecnico in aggiunta a una proroga del termine, dopo il 30 novembre, per valutare nel dettaglio le indicazioni dell’amministrazione comunale. Seguirà un’assemblea dei soci per elaborare la proposta. Gli albergatori ritengono sproporzionato e sbilanciato l’aumento tra i vari comparti del ricettivo. Aumento che evidenzia anche le disparità applicative su tutta la costa, con marcate differenze tra i vari centri balneari. Trascurati gli aspetti legati alla progettualità a vantaggio di un’azione mirata a reperire ulteriori risorse in modo semplice ed immediato.
«Nella proposta», conclude Rizzante, «non si fa cenno alcuno alla volontà di mettere in atto misure volte a scovare i cosiddetti “furbetti”, che continuano a operare impunemente in manifesta violazione e dispregio delle norme».
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