Tartaruga morta nel bacino dell’Arsenale

L’ha trovata galleggiante nel bacino dell’Arsenale Davide Tagliapietra, ricercatore del Cnr. Non appena l’ha vista immobile l’ha raccolta con una rete, ma non c’era più nulla da fare per il giovane esemplare di tartaruga Caretta Caretta. Così il ricercatore l’ha trasportata nei laboratori del CNR, in attesa che intervengano gli esperti. Il decesso è stato comunicato alla «Rete per la conservazione di Cetacei e Tartarughe Marine in Adritaico» (Netcet), coordinata dal Comune, già da oggi potrebbe fornire qualche ipotesi sulle cause della morte. Proprio il mese scorso il Netcet aveva infatti liberato per il «Turtle Day» Alcione II, un esemplare della stessa specie recuperata da pescatori di Chioggia e curata da un veterinario. La Caretta Caretta vive in tutto il Mediterraneo. Le sue zone preferite dove risiedere sono le acque dell’Adriatico meridionale, ma quelle per alimentarsi sono proprio le nostre, motivo per cui la giovane è con probabilità arrivata, incappando però in qualche fatale incidente.
Vera Mantengoli
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