Tari, arrivano gli sconti in bolletta. Premiati i negozi, stangati i take away

VENEZIA. Arriva la Tari ridotta. Un risparmio medio del 2,7 % per le famiglie, del 30 % per i negozi di vicinato. Con un rincaro del 15, invece, per i «take away». Diventa operativa la delibera di giunta approvata il 19 dicembre scorso, che prevede riduzioni tariffarie per la Tassa di asporto rifiuti comunale. Lo «sconto» scatterà a partire dalla bolletta del secondo trimestre 2019 e avrà valore retroattivo. Con conguagli per il primo trimestre. «Abbiamo scelto di ridurre l’imposta», dice soddisfatto l’assessore al Bilancio Michele Zuin, «con un investimento di 4 milioni di euro di risorse che ci sono arrivati dalla tassa di soggiorno. E adesso i risparmi andranno a favore di cittadini e imprese. Non sarà soltanto un aiuto dal punto di vista fiscale, ma anche un tentativo di rilanciare le attività commerciali tradizionali in difficoltà e favorire la residenzialità».
Un obiettivo che adesso con la tassa di sbarco potrebbe essere ancora più ambizioso, con una ulteriore riduzione a partire dal 2020.
Residenti
Dal primo gennaio scorso dunque la riduzione dell’imposta sarà in media del 2,7 per cento per tutti i cittadini. Per le famiglie numerose, con tre o più figli, la riduzione sarà del 4,5 per cento sulle attuali tariffe.
Negozi di vicinato
Vantaggi anche per i circa 800 negozi di vicinato rimasti in centro storico e terraferma. Si tratta degli esercizi commerciali tradizionali, compresi nella classe 25 bis come i panifici, le macellerie, generi alimentari), la classe 27 (pescherie, frutta e verdura, fiori e piante) e 29 (banchi di generi alimentari al mercato). Per tutte queste categorie la riduzione sarà consistente, vicino al 30 per cento. Uno sconto che interessa anche i mercati e il mercato di Rialto. «Un negozio di ortofrutta di 90 metri quadrati», spiega l’assessore, «avrà un risparmio netto di oltre 2 mila euro l’anno. Un panificio della stessa metratura dovrà pagare 600 euro in meno di quanto ha versato nel 2018, quando le riduzioni non erano ancora decise».
Negozi fino a 100 mq
La riduzione dell’imposta riguarda anche gli esercizi commerciali fino a 100 metri quadrati. Sono 4300 nel territorio comunale. Pagheranno il 20 per cento in meno, ad eccezione di quelli ubicati all’interno dei centri commerciali.
Ristoranti e bar
Categoria inflazionata nella città storica. Tariffe che colpiscono in egual misura i locali storici e quelli di nuova apertura ad uso turistico, non sempre all’altezza della tradizione. Le novità introdotte dalla delibera riguardano per ora soltanto i bar e ristoranti nelle isole. Le tariffe saranno parificate a quelle degli esercizi in terraferma. I ristoranti godranno di una riduzione del 14 %, i bar del 9. «La motivazione», spiegano a Ca’ Farsetti, «è la minore stagionalità di questi esercizi rispetto a quelli del centro storico. E dunque i minori incassi nei mesi invernali».
Asporto - take away
I locali che vendono cibo da asporto («take away) dovrebbero essere vietati come da delibera approvata l’anno scorso dal Consiglio comunale. In realtà sono ancora tanti, senza vetrine e con i turisti che acquistano il cibo e lo consumano per strada. I «take away» sono adesso stati inseriti come categoria a parte nel nuovo regolamento della Tari. «Visto il tipo di attività», recita una nota del Comune, «sarà applicato ad essi l’indice massimo di produzione dei rifiuti». L’aumento della tassa sarà dunque di circa il 15 per cento». Una manovra che per la prima volta, dice con un pizzico di orgoglio il responsabile del Bilancio, «riduce i costi ai cittadini e alle imprese, cercando di non penalizzare i negozi tipici e i residenti». —
A.V.
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