Addio a Marco Francalli, una vita in Ascom Venezia
Per anni era stato vicepresidente, si è spento a 81 anni. Commerciante, aveva due negozi di vetri e specialità veneziane in calle larga San Marco

Confcommercio Ascom Venezia in lutto per la scomparsa di Marco Francalli, a lungo numero due dell’associazione durante la presidenza di Roberto Magliocco. Aveva 81 anni, di cui una sessantina trascorsi al lavoro, nel mondo del commercio, al quale si era affacciato sin da giovanissimo.
Era titolare di due botteghe storiche di vetri e specialità veneziane in calle larga San Marco. Lascia la moglie Lina. La cerimonia di commiato, in forma laica, si terrà questa mattina alle 12 nel cimitero di San Michele in isola.
«Con la morte di Marco Francalli, Venezia perde un veterano stimato e un protagonista del commercio cittadino» afferma il presidente di Confcommercio Ascom Venezia, Roberto Panciera. «È sempre stato molto attivo in città, anche per l’importante ruolo che ha ricoperto in seno all’associazione. Una persona concreta e di grande visione: mi ha sempre spronato a impegnarmi in Confcommercio e anche nell’ultimo periodo, quand’è stato più lontano, non ha mancato di farmi sentire la sua vicinanza e di darmi consigli. Lo ricordo con animo grato ed esprimo il cordoglio mio e di tutta l’associazione ai familiari”.
«Con Marco Francalli» spiega l’attuale vicepresidente di Confcommercio Ascom Venezia, Francesco Tagliapietra «ho avuto modo di condividere molti progetti: la sua professionalità e la sua esperienza hanno permesso di raggiungere tanti risultati e grandi soddisfazioni. È sempre stato un punto di riferimento per tutti: non dimenticherò la sua amicizia e la giovialità che mi ha sempre riservato. Dopo Ernesto Ortis e Roberto Magliocco, se ne va un’altra colonna dell’associazione che tanto ha dato a Venezia».
Tra gli imprenditori, Giuseppe Galardi ha condiviso con Marco Francalli la carica di vicepresidente: «Si è speso totalmente per la categoria. Con lui abbiamo lavorato gomito a gomito, soprattutto quand’era vicario, facendo innumerevoli viaggi assieme a Roma e dovunque servisse per tutelare gli interessi delle imprese nostre associate. Abbiamo condiviso tante nottate di sonno sacrificato per portare avanti battaglie decisive: Venezia perde e piange un pilastro del suo commercio».
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