«Tante famiglie al freddo». Guarnieri attiva il prefetto

L’ex sindaco di Chioggia denuncia la pietosa situazione dovuta alla crisi «Il Comune non ce la fa da solo. Deve intervenire lo Stato»

di Elisabetta Boscolo Anzoletti

CHIOGGIA. Famiglie che vivono in garage senza acqua e riscaldamento, altre che dormono in furgoncini o saltuariamente a casa di parenti. Casi disperati che non bussano agli uffici comunali per chiedere aiuto nel timore che emergendo dall’anonimato possano perdere i figli viste le condizioni precarie. A rendere nota questa realtà è intervenuto il consigliere Fortunato Guarnieri con una lettera al sindaco Giuseppe Casson e al Prefetto di Venezia per chiedere interventi straordinari a favore del sociale. Nella prima lettera al sindaco, del 7 febbraio, Guarnieri descriveva alcune situazioni al limite e suggeriva interventi di sostegno eccezionali. Nella seconda, spedita ieri al Prefetto, il consigliere invoca interventi statali straordinari rendendosi conto che l’amministrazione locale, già fortemente esposta sul sociale, non può probabilmente fare di più. «In questi mesi», racconta Guarnieri, «ho avuto modo di conoscere tante, troppe storie di famiglie che ormai vivono in uno stato che definire di indigenza non rende piena idea. Persone che hanno perso il lavoro o che, lavorando in condizioni avvilenti e di sfruttamento, sono costrette a dormire nelle barche, taluno in auto, altri errabondi per qualche notte ospiti nelle “caneve” di amici. Pochi giorni fa, al culmine di questo strazio, un uomo mi ha raccontato di vivere con moglie e tre figli in un garage, un secchio per i bisogni fisiologici, come nelle carceri di un tempo, senza lavarsi, mangiando saltuariamente, con l’angoscia che in quelle condizioni potrebbero portargli via i figli».

Tutti i particolari nel giornale in edicola e nell’edizione web in abbonamento.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia