Mestre violenta: pugnalate in via Bissuola, rissa alle porte del cimitero
Domenica 1 giugno, nel pieno del ponte per la festa della Repubblica, la terraferma veneziana è stata ancora teatro di scontri. La lite tra due cittadini di origini cinesi è degenerata in un’aggressione a colpi di coltello mentre, in via Santa Maria dei Battuti, alcuni stranieri si sono affrontati armati di bastone

Il fine settimana festivo che ha anticipato il 2 giungo si è confermato turbolento a Mestre, dove domenica si sono consumate altre due aggressioni violente. La prima ha avuto luogo intorno alle 10.30 davanti al cimitero e ha coinvolto almeno una decina di persone: stranieri di etnia rom, forse appartenenti a gruppi rivali, si sono presi a male parole, poi a pugni, infine si sono rincorsi agitando dei bastoni. Il secondo scontro ha invece agitato via Bissuola, poco dopo le 17, quando due cittadini di origini cinesi hanno litigato furiosamente sulla porta di casa di una loro connazionale; al culmine della discussione uno dei due ha colpito l’altro con una lama e sul posto è dovuto intervenire il 118.
La rissa alle porte del camposanto ha avuto luogo sotto gli occhi del custode, dei tanti residenti che avevano scelto la domenica mattina per visitare i loro cari sepolti negli spazi di via Santa Maria dei Battuti, e degli scout del gruppo Mestre 2. Quando è apparso chiaro che stessero arrivando le forze dell’ordine tutti i coinvolti si sono dileguati, ma pare che poco dopo abbiano ripreso la feroce discussione davanti alla farmacia di via Garibaldi, in effetti raggiungibile dal cimitero grazie a una stradina interna.
Allarmante anche l’episodio scoppiato in via Bissuola: i protagonisti – due cinquantenni orientali – si sarebbero fronteggiati davanti all’abitazione di una donna: uno dei due ha colpito con i calci il portone di lei, tanto forte da finire poi al pronto soccorso, zoppicante. Ma è stato il suo rivale ad avere più bisogno dell’intervento dei sanitari, visto che ha rimediato una pugnalata nel corso della zuffa: curato all’ospedale dell’Angelo, non sarebbe in pericolo di vita, ma è stato comunque tenuto qualche ora sotto osservazione dopo le cure mediche del caso. L’accoltellatore è stato invece portato in caserma dai carabinieri, che stanno cercando di chiarire le esatte ragioni dello scontro, forse motivato da una forte gelosia. L’arma non è più stata ritrovata.
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