Taglio del nastro per il nuovo patronato dei salesiani

Festa, applausi, brindisi e foto–ricordo nella ricorrenza di San Giovanni Bosco. Ieri a San Pietro di Castello i salesiani hanno inaugurato il nuovo patronato. All’appuntamento hanno partecipato tanti bambini, giovani, adulti e sei sacerdoti: il parroco delle tre comunità don Narciso Belfiore, don Pietro Bianchi, don Lino Furlan, don Pierpaolo Rossini, don Massimo Schibotto, don Alessandro Zaramella.
Monsignor Antonio Meneguolo ha benedetto l’area di circa 950 metri quadrati dotata di un campo polivalente (basket, calcetto, pallavolo) con illuminazione e pavimento antitrauma. Paolo Basili, presidente dell’associazione San Pietro che ha provveduto ai restauri, ha ringraziato tutti coloro che hanno trasformato le idee in progetto utile alla comunità. «All’inizio del 2000 era solo un sogno. Ce l’abbiamo fatta a realizzarlo con un lascito di un parrocchiano, i fondi messi a disposizione dalla parrocchia e i risparmi della storica festa de San Piero de Casteo, oltre 100mila euro», ha detto con orgoglio Basili. “Grazie di cuore”: sono le tre parole scritte in un angolo del campo dedicato ai santi protettori e alle persone defunte: ogni piastrella riporta un nome e un fiore.
La festa è proseguita nel patronato Leone XIII con il pranzo comunitario e i giochi. Anche accoglienza dai salesiani. Don Narciso ha ricordato: «Domani arriveranno sette profughi pakistani da Villa Heriot della Giudecca. Saranno ospitati temporaneamente in un appartamento di 100 metri quadrati appena ristrutturato. L’immobile, in comodato a titolo gratuito, è di proprietà del Comune e il progetto è concordato con la Prefettura attraverso la Curia». Nel frattempo, per i profughi, altre parrocchie hanno messo a disposizione due appartamenti: il Redentore e San Silvestro con San Cassiano.
Nadia De Lazzari
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