Svuotata la pizzeria "Dal Mister"

Maerne. Rubati oltre 3 mila euro e anche una tv
Una gazzella dei carabinieri
Una gazzella dei carabinieri
 MAERNE.
Soldi e televisione. Hanno cercato, e trovato, quello che volevano i ladri, che attorno alle 4.30 di ieri hanno preso di mira la pizzeria «Dal mister» di piazza Giotto 33/35 a Maerne. Un residente che abita sopra il locale ha sentito alzare tapparelle ma non ci ha fatto caso. Non sapeva che i malviventi avevano appena spaccato la serratura e forzato la porta per entrare nell'attività gestita da Elio Rolfini e aperta solo a luglio scorso. Ignoti sono entrati all'interno e si sono impossessati della televisione e del telecomando, lasciando lì il decoder. Poi hanno distrutto i videopoker, portandosi via i quasi 2 mila euro che c'erano dentro. Non contenti, sono andati nello spogliatoio e qui, dopo averlo messo a soqquadro, hanno scoperto un sacchettino contenente 1000 euro in monete, che Rolfini usava per la cassa. Finita? Macché. I ladri hanno persino portato via un salvadanaio a forma di cane, dove dentro c'erano 60 euro frutto delle mance lasciate dai clienti, oltre a una cassetta di attrezzi per elettricista. Ad accorgersi del furto, è stato il figlio di Rolfini, che alle 9 ha aperto la pizzeria. «La vigilanza - racconta il gestore - ha fatto il giro alle 2 e alle 4 ed era tutto tranquillo. Un inquilino della zona ha sentito strani rumori verso le 4.30 ma nessuno ha visto quant'è successo. Per fortuna sono assicurato». Ma quanto accaduto in piazza a Maerne, fa preoccupare gli abitanti del paese, che temono un ritorno dei furti. Non solo la pizzeria «Dal mister» è stata visitata dai malviventi. Proprio qualche giorno fa, anche il centro estetico «Michela» di piazza IV Novembre è stato vittima di un furto, con i ladri che si sono impossessati di creme per un valore di 4 mila euro. Anche in quel caso, nel cuore della notte, è stata forzata la porta d'ingresso del negozio e gli ignoti hanno agito indisturbati. I residenti chiedono più controlli. (a.rag.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia