Sull'orco anche l'ipotesi di estorsione
Mutton avrebbe minacciato le ragazze per avere le foto hard E' di Musile il giovane di cui aveva messo l'immagine su Facebook

Giuseppe Mutton
MUSILE DI PIAVE.
Si aggrava la posizione dell'«Orco di Facebook» che adescava ragazzine (quasi tutte minorenni) e le convinceva a spedirgli foto a sfondo pornografico. Giuseppe Mutton, in alcuni casi, per convincerle è passato alle minacce di violenza fisica: da qui la possibilità che ai capi di imputazione si aggiunga anche quello di estorsione. La squadra mobile di Treviso, coordinata da Roberto della Rocca, è intanto risalita all'identità del sedicente giovane modello dietro la cui identità si mascherava Mutton per avvicinare le ragazzine: si tratta di un suo ex vicino di casa di Musile, ignaro di essere finito dentro questo castello di menzogne. In un'occasione, addirittura, una delle ragazze adescate da Mutton lo ha visto, a Treviso: «Scusa, ma questo sei tu?», gli ha detto mostrandogli una sua foto sul cellulare. «Sei tu che mi tempesti di messaggi?». Il giovane, 28 anni, è caduto dalle nuvole: non sapeva di essere diventato l'alter ego dalla faccia pulita dell'«orco». Le foto erano state rubate dal profilo di facebook del ragazzo. Stando agli investigatori molto probabilmente l'«orco» ha rubato le foto utilizzando un profilo di ragazza con il quale aveva ottenuto l'amicizia del ragazzo. Il giovane derubato delle foto ha sporto denuncia. Gli investigatori trevigiani hanno sentito altre quattro ragazzine tra i 15 e i 17 anni, tutte finite nella "rete" di Mutton e convinte a spedirgli foto hard dietro la promessa di trovare un lavoro da cubista. In tutto, le vittime sono ora 18. «Centinaia», invece, secondo la questura, sono le foto a sfondo sessuale trovate negli hard disk e nelle chiavette usb sequestrati a casa di Mutton. Spesso è capitato che Mutton passasse alle minacce. «Se non mi mandi le foto, ti faccio finire su una sedia a rotelle»: questo il tenore di alcune delle minacce con le quali Mutton convinceva/costringeva le ragazzine a spedirgli le foto. Tra i capi di imputazione, dopo le indagini della mobile, ora potrebbe spuntare anche quello di estorsione.
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