«Sull’ex Consorzio agrario il Comune ha risparmiato»
PORTEGRANDI. Bonifica dell’ex Consorzio agrario di Portegrandi, il Comune ha risparmiato ben 180 mila euro. La giunta comunale ha approvato la relazione finale dell’intervento di rimozione e smaltimento delle ceneri che erano state depositate illegittimamente nell’ex consorzio. Alla fine la spesa per il Comune si è ridotta ad appena 14.182 euro. Lo scorso giugno il sindaco Claudio Grosso aveva firmato un accordo per la rimozione dei rifiuti con le aziende Acegas e Isontina Ambiente, responsabili di aver prodotto le ceneri, ma non del loro deposito avvenuto nel 1999. Secondo le stime preliminari, la quantità di ceneri depositata nel capannone era di circa 9 mila tonnellate. In base all’accordo, che prevedeva un costo per la bonifica di 469 mila euro, il Comune si impegnava a farsi carico di una spesa fino a un massimo di 194.750 euro, pari alla somma per lo smaltimento presunto di 4.750 tonnellate. L’accordo prevedeva, infatti, che il Comune avrebbe sostenuto le spese per la rimozione della sola parte di ceneri eccedente le 4.250 tonnellate a carico di Acegas e Isontina Ambiente. In realtà, il quantitativo smaltito è risultato meno della metà delle stime iniziali. Grazie all’intesa il Comune si è dovuto far carico di smaltire solo 136 tonnellate eccedenti. «Non posso che essere soddisfatto per come siamo riusciti a risolvere, con soli 14.182 euro, una questione che si trascinava da quasi vent’anni, con un risparmio rispetto a quanto preventivato di oltre 180 mila euro», commenta il sindaco Claudio Grosso, «completati gli ultimi adempimenti potremo procedere con la liquidazione di quanto dovuto. Le somme risparmiate potranno invece essere reinvestite per ulteriori investimenti».
Giovanni Monforte
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia