Studenti in aula bunker a Mestre per imparare come si svolge un processo

L’incontro di una classe del liceo Stefanini con il pubblico ministero a margine dell’udienza contro i 56 accusati di aver partecipato alla Mala del Tronchetto
Mitia Chiarin
Una parte degli studenti della classe IV del liceo Stefanini dentro l’aula bunker di Mestre
Una parte degli studenti della classe IV del liceo Stefanini dentro l’aula bunker di Mestre

L’educazione civica, il rispetto della Costituzione e delle leggi ma anche la comprensione dei reali rischi che si corrono quando si finisce sotto processo e si rischia il carcere.

Una giornata di formazione sul campo per una classe di studenti del Liceo Stefanini di Mestre. All’interno dell’aula bunker di Mestre, il luogo dove si svolgono tutti i più importanti processi.

Interrogatori, dichiarazioni spontanee, istanze degli avvocati, interventi del Pubblico ministero, delle difese, degli avvocati delle parti civili: la classe 4AS, per una mattinata, la settimana scorsa, ha assistito dal vivo alle dinamiche di un processo penale, partecipando nell’aula bunker di via delle Messi, a Mestre, a una delle udienze del processo alla cosiddetta Mala del Tronchetto.

«Processo tra i più rilevanti degli ultimi anni a Venezia: perché deve decidere delle sorti di 56 imputati, che devono discolparsi dall’accusa di aver ricostituito una associazione criminale di stampo mafioso, dopo le imprese della Banda Maniero, alla quale molti di loro appartenevano», ricordano dall’istituto che ha avviato una campagna di comunicazione via social curata da uno dei professori, il giornalista Paolo Fusco, che ha accompagnato gli studenti in via delle Messi per una esperienza decisamente particolare.

«I nostri studenti sono stati accolti e salutati dal pm Zorzi che sostiene l’accusa al processo. Accompagnati dal maresciallo Domicolo, hanno visitato la zona riservata agli imputati, con le “gabbie” e le camere di sicurezza; e hanno avuto il privilegio di farsi fotografare davanti al banco dei giudici, sotto l’insegna “La legge è uguale per tutti”», spiegano dal liceo mestrino.

Il progetto di educazione civica dell’istituto è curato assieme all’Ucpi, Unione Camere Penali Italiane, che sta assistendo il liceo mestrino nel percorso di formazione e informazione della popolazione studentesca.

Una esperienza decisamente particolare, quella che hanno vissuto i ragazzi e le ragazze della quarta dello Stefanini, e che li ha messi in diretto contatto con il mondo della giustizia, dai magistrati ai giudici al lavoro delle forze dell’ordine che operano in via delle Messi.

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