Stilista, titolare di “Brocante”

Catherine Alary è arrivata al Lido, per amore, all’inizio degli anni Novanta. Parigina, stilista per importanti industrie di abbigliamento sportivo francesi, ha conosciuto a Milano suo marito che per anni è stato il direttore dell’aeroporto Nicelli. «Adoro il Lido dove si vive bene e ci sono delle bellissime case liberty. È uno stile che ho sempre apprezzato».
Dopo la nascita dei figli Catherine si è divisa, ancora per qualche anno, tra il Lido e Parigi, dove lavorava. Poi la decisione di fermarsi, definitivamente, in laguna aprendo una propria attività. «Ho pensato per prima cosa che mi dovevo occupare di bellezza e che dovevo renderla il più democratica possibile. A questo ho aggiunto la mia passione per il liberty ed è nato Brocante, il mio negozio. Tratto oggetti di antiquariato dai 5 ai 5000 euro. Per me tutti devono avere la possibilità di portarsi a casa qualche cosa di bello e non solo chi può disporre di tanti soldi». Il Brocante è uno stile di vita, è l’arte d’andare in cerca di cose storiche, tipico dei francesi che sono maestri nel recuperare tutto ciò che ha un’età e trasformarlo in oggetti eleganti.
Seconda vita degli abiti
«Non ho voluto cimentarmi con il ’700 veneziano, ce ne sono già tanti di bravi che lo fanno. Nei mesi invernali, durante i quali il negozio è chiuso, giro le campagne francesi, ma non solo, alla ricerca di materiale, con un occhio di riguardo per gli abiti. Poi a dire il vero ci sono anche veneziani che vengono a propormi oggetti vari. Molto spesso la gente non si rende conto di quello che butta via e che potrebbe avere una seconda vita. Soprattutto qui a Venezia dove s’intrecciano storie di persone e famiglie provenienti da mille luoghi del mondo». —
BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia