«Stazione di Carpenedo abbandonata da Rfi»

«La stazione di Carpenedo abbandonata da Rete Ferroviaria Italiana». La segnalazione arriva da Luciano Ferro, portavoce dei pendolari della tratta Mestre-Trieste. «Due sere fa», racconta, «ho preso il treno e ho fatto tappa a Carpenedo, per una riunione. Al ritorno mi ci sono fermato, perché avevo il treno dopo le 20 e una mezzoretta da attendere. La sala d'attesa della stazione, che sarebbe anche carina, è purtroppo abbandonata da Rfi. Dentro la sala ci sono un termosifone, una macchinetta per i biglietti e tanta umidità per terra. Il radiatore era spento, pertanto c’era freddo, visto le temperature pungenti. Non ci sono sedie dove potersi sedere per aspettare, quindi si presume che tutti debbano stare bene e che una persona non possa avere alcun problema di deambulazione, o anche solo male a un ginocchio. Ricapitolando: si aspetta al freddo, in piedi, si respira umidità. Senza parlare dei bagni, quasi inesistenti. Mi chiedevo se queste stazioni fatiscenti, praticamente abbandonate e "dismesse" - ce ne sono altre nel Veneto Orientale - possano avere un futuro per altri utilizzi, così come indica Rfi. I patrimoni italiani vanno mantenuti, non abbandonati. Al giorno d'oggi è più facile chiudere una stazione piuttosto che “curarla”, basta vedere i servizi igienici chiusi da tempo nella stazione di Quarto d'Altino per atti vandalici. Propongo invece di rivitalizzare queste piccole stazioni, facendo sì che possano essere di utilità e di conforto per gli utenti del treno e non. Perché, ad esempio, non ci potrebbe stare un bar nell’attesa dei treni in ritardo?». (m.a.)
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