Stava bene, poi la caduta il ricovero e la tragedia Addio a Giacomini

IL VOLONTARIO

Giorgio Giacomini, 68 anni, è morto lunedì mattina dopo un’odissea, all’ospedale di Dolo. L’uomo era sofferente per alcuni problemi di salute e domenica pomeriggio è stato accompagnato dalla figlia all’ospedale di Portogruaro. Le sue condizioni non destavano preoccupazione. Qui è stato sottoposto a tampone e l’esito è stato positivo. Di conseguenza è stato trasferito a Dolo, dove in piena notte ha avuto una crisi cardiaca. È morto così.

La figlia, l’avvocato Petra Giacomini, non sa darsi pace. «Mio padre non aveva alcun sintomo Covid», ha riferito, «era caduto domenica pomeriggio mentre accusava dei dolori intestinali. Ha avuto un blocco renale. Credo sia stato interessato da una reazione sbagliata a un farmaco, ma su questo faremo degli approfondimenti». Giorgio Giacomini è stato giudicato come morto da Covid. La conferma l’ha data anche il sindaco di Annone, Victor Luvison, che come tutta la comunità conosceva benissimo il 68enne. «Mi è stato comunicato che era positivo dopo la sua morte». Esprime cordoglio anche il sindaco di Pravisdomini, Davide Andretta.

Annone Veneto, uno dei comuni più piccoli del veneziano, piange un’altra vittima. Giorgio Giacomini era conosciutissimo tra Veneto e Friuli. Era titolare in passato della Giacomini Viaggi, trasportava comitive in tutta Europa. Poi si è messo a guidare gli scuolabus nei comuni di Pravisdomini, Annone Veneto, Pasiano, Prata di Pordenone, Motta di Livenza e Meduna. Da 35 anni dava una mano ai festeggiamenti della Sagra dei Osei ad Annone. Lo piangono la figlia Petra, avvocato e consigliere comunale a Pravisdomini, e la moglie Silvana, oltre al figlio Marco. —

R.P.

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