Stangata sui pedalò: a Jesolo un nuovo consorzio contro i maxi canoni

JESOLO. Anche i noleggiatori di mosconi e pedalò sulla scia di un nuovo consorzio. Cercano una migliore e più articolata organizzazione per far fronte alle nuove difficoltà emerse in particolare con gli aumenti del canone di concessione demaniale, passato da 262 euro a ben 2500 euro.
E adesso c’è anche lo spettro della Bolkestein e delle concessioni a bando in nome della concorrenza.
Ci sono 37 iscritti all’associazione noleggiatori dei natanti che hanno come riferimento il presidente Giorgio Alesci. Sul litorale hanno una dotazione di quasi 400 imbarcazioni lungo un litorale di 15 chilometri. E sono una tradizione per la località turistica, presenti sulla spiaggia praticamente da quando è turisticamente nata negli anni 50. Prima con le imbarcazioni a remi e poi con i più moderni pedalò che hanno permesso di sostituire la forza delle braccia e la tecnica a remi, con quella delle gambe sui pedali.
I tempi però sono cambiati. Una volta bastava un modesto investimento, il pagamento del modesto canone e braccia forti. «L’obiettivo è diventare un consorzio perché i tempi lo richiedono» spiega, «ci vogliono cambiamenti e tutti si stanno consorziando anche con l’avvento della Bolkestein. Riuniti in un consorzio potremo partecipare a un eventuale bando, altrimenti saremo soggetti alle nuove normative».
Nei prossimi giorni il decreto sostegni potrebbe essere oggetto di emendamenti anche per abbassare il canone e per questo si è battuta in particolare la deputata della Lega Giorgia Andreuzza.
«Stiamo lavorando attraverso un emendamento presentato al decreto sostegni» spiega «per frenare l’aumento dei canoni demaniali marittimi che rischiano di compromettere la prossima stagione estiva nelle coste venete. Si rischia un rincaro del 700%. Il nostro emendamento, che mi auguro trovi anche la condivisione di altre forze politiche, propone un adeguamento a un minimo di 500 anziché 2500 previsti.
Il nostro obiettivo è riportare i parametri alla normalità consentendo così a diversi concessionari, come i gestori dei noleggi dei pedalò, di poter lavorare e di affrontare l’imminente stagione già compromessa dalla pandemia».
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