Stangata del Fisco ai motoscafisti di Venezia

Centinaia di sanzioni da 20 mila euro relative ai redditi del 2006
Centinaia di sanzioni fiscali ai motoscafisti veneziani. Una raffica di accertamenti che riguarda l'anno 2006 arrivata in questi giorni ha colpito quasi tutti i possessori di una licenza. Multe in media intorno ai 20 mila euro. I bollettini sono firmati dall'Agenzia delle Entrate, e segnano la fine di lunghi accertamenti sulle dichiarazioni dei redditi dei circa 250 motoscafisti con licenza di taxi o noleggio. Indagine partita dopo alcuni esposti presentati da ex soci delle cooperative, che ha visto impegnati i funzionari dell'Agenzia per anni. Sono state incrociate tutte le dichiarazioni dei redditi presentate negli ultimi anni con le effettive spese effettuate. Prima di tutto il gasolio, che i taxi pagano a prezzo agevolato, poi le ore di moto dei motori e il costo delle nuove imbarcazioni. Infine uno screening approfondito sui beni di lusso, i viaggi, le spese. In alcuni casi si è visto che i conti tornavano a fatica confrontando le spese con le cifre dichiarate al fisco, in qualche caso inferiori ai 15 mila euro. Sono scattati allora gli accertamenti sui singoli e in questi giorni, a indagine conclusa, arrivano i verbali di pagamento. Una batosta che la categoria si aspettava, e che arriva peraltro in un periodo di «vacche magre», in cui il lavoro è diminuito rispetto agli anni d'oro. La gran parte degli interessati ha poreferito pagare, altri hanno presentato ricorso attraverso un commercialista. In questo caso c'è il rischio però che l'indagine ricominci, prendendo in esame anche i conti degli anni successivi. Un'attività simile era stata compiuta qualche mese fa dall'Agenzia delle Entrate e dalla Guardia di Finanza sull'altra categoria turistica veneziana famosa nel mondo, i gondolieri. Anche in questo caso la scoperta di molte posizioni irregolari e alla fine la notifica di multe complessive per oltre un milione di euro.Nel caso dei motoscafisti l'Agenzia delle Entrate ha analizzato a fondo anche le presenze dei titolari in barca. Spesso chi ha la licenza si affida a un sostituto, ma non ci dovrebbe essere contemporaneamente la presenza di due persone in taxi. Irregolarità invece in qualche caso accertate, con taxi che viaggiavano 24 ore. Adesso il Fisco chiede di pagare. In qualche caso avevano destato stupore alcune dichiarazioni dei redditi della categoria, pubblicati su tutti i giornali, con guadagni vicini allo zero. «Può capitare quando le spese sono state alte e vengono detratte, lo sapete quanto costa un motoscafo?» avevano ribattuto gli interessati. «Destituita di fondamento», secondo i motoscafisti, l'indagine che ha ritenuto «colpevoli» di evasione quasi tutti i motoscafisti regolari del Comune. «Sembra un vero teorema», dice un presidente di cooperativa, «molti di noi ritengono che non ci siano prove». L'Agenzia delle Entrate invece ritiene di aver documentato tasse non pagate che adesso dovranno essere versate.

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