Spritz, aperitivi e musica: la mappa del divertimento a Mestre

Tutti i locali più frequentati dai giovani prima dell’ora di cena. Due euro e mezzo al bicchiere e stuzzichini: si va avanti fino a tarda ora

Con il sole e il caldo, aumenta la voglia di stare fuori, specialmente la sera, mettere in mostra la tintarella (chi è riuscito a fare qualche giorno in spiaggia) e magari prendere un po’ di fresco, bevendo in compagnia. Per il popolo dello spritz, caldo o freddo fa poca differenza, l’importante è socializzare, chiacchierare fino a tardi, specialmente se la luce lo consente. Da un pezzo, dopo che ha chiuso anche il Calice per lasciar spazio a Max Mara, ultimo baluardo dei locali del “salotto mestrino”, la piazza Ferretto è come dire, fuori dal giro. In ogni stagione si conferma invaso da un nugolo di giovani ed anche giovanissimi, il bar “l’altro Verdi”, all’angolo con via Circonvallazione. I titolari sono Renato e Max, dietro il bancone c’è Marina, storica presenza, Giada, Daniele, Anna Lucia e pure Islam, bengalese di 23 anni, mestrinissimo, oramai indigeno. La ricetta del successo? “Il passaparola” spiega Luca “qui c’è sempre bella gente, da cosa nasce cosa, ma conta anche l’atmosfera fresca e la simpatia”. Prezzo dello spritz: 2,50 euro, non esoso, per tutte le tasche. Attorno al bancone e pure all’ingresso stuzzichini da mangiare su e via, mentre le bibite che vanno di più, sono i cosiddetti “pestati”, vale a dire i super alcolici che vengono fatti con il ghiaccio tritato: caipiroska, caipirinha, moijto e via così, anche come aperitivo, costo sui 5 euro.

Se “l’altro Verdi” è amato dai “giovanissimi”, anche il “Bacaro”,esattamente di fronte, non è da meno, tanto che la sera spesso e volentieri, i clienti sono divisi solo dalla strada. Nella geografia dello spritz mestrino, un altro luogo di punta che conta moltissimi aficionados è l’intramontabile “Vite Rossa” di via Bembo, gestita da Luca e Fabrizio Zanetti. Qui si smangiucchia, si beve spritz ma anche molto prosecco, vinelli vari e si provano i “cicheti venexiani”, che fanno la parte del leone. «Con l’estate», spiega Luca, «puntiamo più sugli stuzzichini di pesce, le barchette di baccalà e facciamo pure il sushi con una rivisitazione nostrana». Ovvio che c’è più gente dal lunedì al giovedì rispetto al fine settimana, ma questo vale per tutti, perché in tanti il weekend affollano il litorale. Anche qui prezzo dello spritz, 2,50.

Tra i locali che si confermano in cima alla lista delle preferenze dei mestrini, c’è sicuramente il lounge-caffè-bar “Napa”, di fronte al centro Le Barche, che negli anni ha saputo evolversi per accontentare gusti compositi: gli amanti dell’aperitivo serale (chi lo ama al select, chi lo preferisce all’aperol oppure bianco), così come le fasce di età più diverse. Una terrazza all’aperto, meeting point di chi al prosecchino non sa rinunciare. Poco distante sedie e ombrelloni fuori per “Euro Bar”, a due passi da Sephora, così come da “Giacomuzzi”, altro locale “storico”. Oltrepassando la Piazza dove resiste il “Buso”, troviamo l’osteria “Perbacco” di via Manin, gestita da Armando Balbi, che ha i suoi clienti fissi ed è amata perché estremamente rilassante, in zona pedonale, posizione tranquilla. Ed anche qui, spritz a 2,50 e rompidigiuno. Gettonato “l’Ala del Gabbiano” tra via Caneve e via San Girolamo, che attira gente tutta la settimana. Infine uscendo da via Palazzo e raggiungendo viale Garibaldi, i giovanissimi fanno tappa al “City”, dove la sera c’è musica anche dopo il tramonto del sole.

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