Sparatoria di Ca’ Lino Marangon ai domiciliari

CHIOGGIA. Il giudice per le indagini preliminari (Gip) David Calabria ha concesso gli arresti domiciliari a Stefano Marangon, chioggiotto indagato per la vicenda della sparatoria di Ca’ Lino, la scorsa estate. L’istanza era stata presentata l’altro giorno dall’avvocato Marco Zanchi in sede di udienza preliminare e ieri il giudice ha sciolto la riserva. L’abbreviato, sia per Marangon che per Denis Trabujo, anch’egli coinvolto nella sparatoria, sarà discusso il prossimo il 29 maggio. L’episodio risale alle notte tra il 9 e il 10 luglio scorsi in località Ca’ Lino. Stefano Marangon, 44 anni, e Denis Trabujo, 41 anni di Mestre, vennero fermati in quel frangente. L’episodio era avvenuto alle 3 di notte nei pressi dell’abitazione di Marangon che in quell’occasione riportò una ferita da arma da fuoco alla caviglia. Trabujo aveva agito allo scopo di intimidire Marangon a causa delle vessazioni che quest’ultimo aveva posto in essere nei confronti della fidanzata. Per questo si era presentato a casa sua con due pistole, una scacciacani e una Smith & Wesson calibro 38, sapendo che la vittima girava armata. Nel corso della sparatoria Marangon era rimasto ferito ma nella sua casa i carabinieri avevano trovato un vero arsenale. L’arresto di Marangon, che aveva risposto ai colpi di pistola con altrettanti colpi di pistola non era stato molto semplice perché l’uomo, agitato e ferito, passeggiava nervosamente dentro e fuori dell’abitazione, lanciando tra l’altro alcuni oggetti dalla finestra, tra cui un borsone. —

F.Fur.

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