Medico si dimette dopo due mesi, pazienti in allarme a Venezia
Il dottor Christian Stocco, che aveva sostituito il dottor Maurizio Volo in pensione da aprile, lascia il suo incarico a Castello. Riceveva nell’ambulatorio di via Garibaldi. Il Movimento per la sanità pubblica annuncia una assemblea

Il dottor Christian Stocco lascia il suo incarico a Castello, venerdì 30 maggio è il suo ultimo giorno. A comunicarlo agli assistiti è stato il medico stesso, che aveva coperto il posto del dottor Maurizio Volo, andato in pensione solo lo scorso aprile. Stocco riceveva nell’ambulatorio di via Garibaldi, punto di riferimento per i cittadini di Castello così come per quelli di Sant’Elena che, ora, sono spaesati di fronte all’ennesimo cambio di medici di base.
Il Movimento per la difesa della sanità pubblica, capitanato da Salvatore Lihard, annuncia un’assemblea pubblica in largo Esedra, il prossimo 10 giugno alle 18, per organizzare una mobilitazione dedicata alla medicina territoriale, tema caldo e sentito soprattutto a Castello.
«Siamo molto arrabbiati», premette Lihard, «stavolta l’Usl non ha colpe, ma non è possibile che i medici di base possano andare e venire come vogliono, a discapito degli assistiti. La continuità assistenziale è fondamentale, soprattutto per chi ha patologie croniche e per gli anziani, ma oggi sembra che non esista più».
Della stessa opinione anche Giuseppe Palmisano, presidente della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (Fimmg) e referente per la provincia di Venezia. «La continuità assistenziale è fondamentale, ma spesso viene meno» fa notare, «la Regione ha calcolato un fabbisogno di circa duemila dottori, tra medici di base e guardia medica, ma questo dato non rispetta le reali carenze, quindi si ricorre ai neolaureati che tamponano i vuoti ma non sono una reale soluzione».
Anche Stocco è arrivato a Castello fresco di laurea, conseguita all’Università di Padova nel 2024. Con una delibera del 17 febbraio 2025, l’Usl 3 gli ha conferito l’incarico provvisorio, della durata di un anno, e l’entrata in servizio è avvenuta a fine marzo, nel momento in cui Volo è andato in pensione. Fin da subito, Stocco ha conquistato la simpatia e la fiducia dei suoi assistiti che si dicono dispiaciuti di perderlo. Nell’aria c’è anche della preoccupazione: chi ricoprirà il suo posto? A rassicurare i cittadini è l’azienda sanitaria stessa, che fa sapere di aver già individuato una soluzione, che verrà comunicata quanto prima.
La Fimmg, però, continua a dirsi preoccupata: «Probabilmente Stocco, come altri prima di lui, ha ricevuto la chiamata da una scuola di specializzazione e ha deciso di andare. La medicina territoriale è per molti giovani un periodo di passaggio, ed è comprensibile, ma serve una soluzione che permetta ai cittadini una stabilità».
Per Palmisano, è necessario attivare le cosiddette “aggregazioni territoriali funzionali (aft)”, aggregazioni dei medici di famiglia e della continuità assistenziale che opereranno in rete in quelle aree garantendo un servizio omogeneo e coordinato dalle 8 alle 24, sette giorni su sette. «E poi serve rendere operative le Case di comunità, che diventano fondamentali soprattutto per chi ha una patologia cronica».
Tuttavia, il problema alla base è lo stesso: la carenza di personale. La mancanza di medici di base che si è trasformata in un’emergenza, a cui è necessario trovare una soluzione.
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