Spaccio di eroina vicino al sottopasso della stazione, due arresti

MESTRE. Dalla tarda mattinata di giovedì, e fino a tarda sera, gli agenti del Commissariato di polizia di Mestre hanno svolto uno specifico servizio antidroga, con poliziotti in abiti civili e con una autovettura civetta: osservati speciali il quartiere Piave e la zona a ridosso della stazione ferroviaria, con il relativo sottopasso che si collega a Marghera utilizzato come via di spostamento veloce dagli spacciatori. Il via vai di persone è stato tenuto sotto controllo dai poliziotti che ne hanno seguito alcune fino ad un parcheggio: ad un certo punto nell'area di sosta è arrivata una Toyota Yaris e a turno tutti i ragazzi si avvicinavano all’autovettura, lato passeggero, dal quale si vedeva sporgere la mano di una persona scambiare qualcosa con loro. I poliziotti a quel punto sono intervenuti. Nell'auto si trovava al posto di guida Valerio Lorito, romano classe 1984, residente a Mestre. Sul posto del passeggero era seduto Ihab Bakkour, tunisino del 1996, in Italia senza fissa dimora.

Il nordafricano, al controllo, ha lanciato dentro l'abitacolo numerose banconote che aveva in mano e, malgrado immediatamente bloccato fisicamente, si divincolava riuscendo a togliere la batteria del telefono cellulare poi sequestrato.
Nell'auto, vicino alla leva del freno a mano, i poliziotti hanno rinvenuto un sacchetto in cellophane trasparente con all’interno 29 involucri di nylon di vari colori, contenenti della eroina; peso lordo 35,6 grammi. Poi sotto la leva del cambio, occultato in un vano, è stato trovato un altro sacchetto con 25 piccoli contenitori di nylon per altri 54,7 grammi di eroina.
A quel punto i due fermati e un tossicodipendente (poi identificato per un cittadino straniero di 20 anni) sono stati condotti negli uffici della polizia. Il ventenne ha spiegato di aver contattato il pusher straniero nel primo pomeriggio per chiedere una dose di eroina, aggiungendo di aver acquistato dallo stesso tre dosi di eroina in tre distinte precedenti occasioni avvenute nell’arco del secondo semestre del 2015.
Al termine degli accertamenti, il pm di turno ha disposto l'arresto dei due disponendo per il Lorito gli arresti domiciliari mentre il Bakkouri è stato trattenuto presso le celle di sicurezza della Questura in attesa della convalida dell'arresto e del giudizio direttissimo previsto venerdì in mattinata.
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