Spaccata in tabaccheria Rubati due videopoker

Colpo in via Calucci, la titolare: «Ho avuto paura che avessero portato via tutto» Esasperati i commercianti della zona: «Lottiamo da soli contro la delinquenza»
Di Roberto Massaro
Tabaccheria in via Calucci alla Gazzera dove sono state rubate nella notte delle slot machines - nella foto la titolare Barbara Allorini
Tabaccheria in via Calucci alla Gazzera dove sono state rubate nella notte delle slot machines - nella foto la titolare Barbara Allorini

GAZZERA. Ancora un furto, ancora una spaccata ai danni di una tabaccheria in via Calucci, nella zona compresa tra Mestre, Gazzera e Chirignago, negli ultimi mesi salita agli onori della cronaca per l’incremento di episodi criminosi contro numerose attività commerciali. L’altra notte a pagarne le spese è stata Barbara Allorini, titolare della tabaccheria al civico 32 di via Calucci, che ieri mattina ha avuto l’amara sorpresa di trovare il proprio negozio aperto, con la serranda sollevata e la porta d’ingresso scardinata. «Prima ho avuto paura», racconta, «poi è subentrata la rabbia». A nulla sono servite le registrazioni effettuate dalle telecamere poste all’interno e all’esterno del negozio: i ladri si sono presentati, piede di porco in mano, incappucciati per rendersi irriconoscibili. «Ho temuto che avessero svuotato il negozio», racconta la titolare, «e invece si sono accontentati delle due macchinette videopoker e del cambiamonete. Sicuramente il danno maggiore è quello arrecato alla serranda e alla porta. In sei anni è la prima volta che riescono ad entrare, anche se le telecamere hanno registrato molti altri tentativi di intrusione».

Alla polizia, intervenuta ieri mattina, i vicini hanno riferito di non essersi accorti di nulla, nonostante per aprire la serranda i ladri abbiano utilizzato un flessibile e per scardinare la porta abbiano dovuto lavorare con il piede di porco per almeno una decina di minuti. I videopoker e la macchinetta cambia soldi sono stati ritrovati poco distante dalla tabaccheria, in mezzo ad un campo, dove i ladri hanno potuto aprirli per prelevare le monetine al loro interno, poche centinaia di euro. Il colpo della scorsa notte è l’ultimo di una lunga serie, che ha visto coinvolte molte attività della zona, come il Kiwi bar (due volte in sei mesi), il minimarket di prodotti per l’igiene personale, una parrucchiera, un paio di altre tabaccherie. Il titolare di quella tra via Calucci e via Miranese, Alessandro Rapisarda, è rassegnato: «Le mie telecamere registrano un tentativo di intrusione almeno una volta al mese e nonostante l’interesse delle forze dell’ordine sappiamo che, purtroppo, ci troviamo a lottare da soli. C’è una sorta di consapevolezza di impunità, nelle bande di ladri e disperati, che agiscono quasi quotidianamente».

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