Sottopasso di via Ongari prima pietra del cantiere Via le sbarre tra due anni

Intervento da 8 milioni di euro che prevede la costruzione di una ciclabile in via Valsugana Opera attesa da 25 anni migliorerà la sicurezza 
Alessandro Ragazzo
Vicepresidente della Regione del Veneto Elisa De Berti, Sindaco di Noale Patrizia Andreotti, Francesca Perrone Responsabile SO ingegneria della Direzione Territoriale produzione di Venezia Rfi, Saverio Centenaro delegato della Città Metropolitana Noale - Posa della prima Pietra del sottopasso ferroviario Venezia, 11/05/2021 Lorenzo Pòrcile
Vicepresidente della Regione del Veneto Elisa De Berti, Sindaco di Noale Patrizia Andreotti, Francesca Perrone Responsabile SO ingegneria della Direzione Territoriale produzione di Venezia Rfi, Saverio Centenaro delegato della Città Metropolitana Noale - Posa della prima Pietra del sottopasso ferroviario Venezia, 11/05/2021 Lorenzo Pòrcile

NOALE

Sono passati quasi 25 anni da quando si è iniziato a parlare del sottopasso di via Ongari a Noale. Nel frattempo, ne sono successe di tutti i colori tra rinvii, vicende giudiziarie, contenziosi. Ieri, finalmente, la posa della prima pietra (simbolica) per avviare il cantiere da quasi 8 milioni. In poco più di due anni, l’opera e la pista ciclabile di via Valsugana dovranno essere terminate (il contratto stabilisce 820 giorni), dando una risposta attesa da troppo tempo per la circolazione attorno al centro storico e la sicurezza per i ciclisti.

Gli addetti della Veneta21 di Alpago (Belluno), vincitrice dell’appalto, impiegherà dai 12 ai 20 uomini: dovranno fare la bonifica dell’area, eventualmente anche bellica, e servirà un mese. Attorno al 20 giugno, il cantiere vero e proprio partirà. Il sottopasso sorgerà più a est rispetto all’attuale passaggio a livello dove ci sono case e appartamenti. Ci si concentrerà subito sulla sua costruzione, mentre per la pista ciclabile di via Valsugana se ne parlerà nella primavera-estate 2022, dove serviranno quattro mesi per completarla. Ma il cantiere principale non sarà mai fermato. Questo avrà una larghezza di 11,5 metri, costituita da due corsie da 3 metri e mezzo, altrettante banchine da mezzo metro e una pista ciclabile da 2,70 metri. L’altezza minima garantita sarà di 4,2 metri. Le rampe di risalita avranno una pendenza dell’8 per cento, oltre a tutti i sottoservizi.

«L’intervento» spiega la vice presidente della Regione Elisa De Berti «rientra in un più ampio programma per riqualificare, velocizzare e mettere in sicurezza alcune tratte su rotaia. Basta attese al passaggio a livello, basta rischi per il suo attraversamento. Inoltre inserito c’è pure il tracciato ciclopedonale e quindi una mobilità green a tutto vantaggio del benessere e della salute».

Per ricavare la pista ciclabile di via Valsugana, infatti, saranno ridistribuiti gli spazi interni, in modo da avere sul lato ovest un percorso largo 2,5 metri, saranno eliminati i marciapiedi da 1,75 metri a ovest e 75 centimetri a est, mentre la larghezza a disposizione dei veicoli rimarrà di 6,5 metri. L’altezza sarà ridotta da 5 a 4,6 metri. «È un momento molto atteso per la città» dice la sindaca Patrizia Andreotti «perché sappiamo quanti problemi causano le sbarre ed eventuali incidenti alla circolazione dei convogli». E la viabilità di Noale cambierà in modo radicale; il sottopasso uscirà su via Ongari, poco dopo l’ingresso dell’oasi, e poi gli automobilisti proseguiranno su via de Pol. Andreotti ha confermato l’idea di costruire una strada da via dei Novale alla Noalese, zona Capitelmozzo, in modo da sgravare la zona attorno a piazza XX Settembre. —

Alessandro Ragazzo

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