Un museo della musica nel cuore di Sottomarina: Fidelfatti e lo scrigno dei tesori di una vita
Il dj, speaker, collezionista, autore e produttore apre le porte di casa: «Autografi, foto inedite, premi, dischi: ci sono 50 anni di storia»

Un Museo della musica, unico nel suo genere, nel cuore di Sottomarina. Un percorso nella storia della musica che traduce in oggetti e ricordi la grande passione di Piero Fidelfatti, dj, speaker radiofonico, collezionista, autore e produttore.
Un sogno che si è concretizzato piano piano negli anni con l’allestimento di una Casa della musica che raccoglie grammofoni a 78 giri, lettori musicali, walkman, chitarre e oltre 20.000 vinili che raccontano la storia della musica, dalla classica al jazz, dal rock alla dance, per arrivare ai ritmi dei giorni nostri.
Fidefatti ha voluto rendere accessibile a tutti il patrimonio di strumenti, apparecchi e prodotti musicali che ha collezionato nella sua carriera di oltre 50 anni.
Ha tradotto in una versione tridimensionale quello che già in parte aveva raccontato, solo con le parole, nel libro “Un po’di me. Come la musica ha cambiato la mia vita”.
La risposta è stata subito notevole perché il museo, in via Genziana 23, è visitato da appassionati, ex colleghi, curiosi che provengono da tutto il Veneto.
Nelle stanze della Casa della musica si trovano reperti degli anni '70, ma anche apparecchi di ultima generazione, strumenti analogici e strumenti digitali a testimoniare come anche la musica nel corso di mezzo secolo si sia fortemente trasformata.
Tra gli scaffali i grammofoni, lettori di ogni genere, dai Penny a 45 giri ai registratori a nastro Geloso e Revox, chitarre importanti, Fender originali (Stratocaster, Telecaster, Fender precision bass), una raccolta di walkmen dagli anni '60 ai nostri giorni, lettore stereo 8, giradischi, mangianastri, fonovaligie. E poi una collezione di oltre 20.000 vinili con musica di ogni genere, per arrivare ai tempi più recenti con piatti mixer, microfoni, lettori di ultima generazione.
Il museo comprende due stanze e una taverna, in cui ogni angolo racconta un pezzo della vita di Fidelfatti, proprio come aveva già fatto il libro. «Volevo condividere la mia cultura musicale di oltre 50 anni», racconta Fidelfatti, «Ogni vinile svela una storia, rappresenta l’energia di un’epoca in cui la musica veniva ascoltata e mixata rigorosamente in analogico. Ogni oggetto testimonia non solo la tecnologia musicale del passato, ma anche la dedizione artigianale con cui si creava musica in quegli anni».
Accanto a strumenti e apparecchi, ci sono poi centinaia di memorabilia: autografi, fotografie inedite, premi, oggetti personali e ricordi raccolti durante tutta la carriera, che custodiscono curiosità e aneddoti che Fidelfatti ama condividere con i visitatori, noti e meno noti, che raggiungono la sua casa. L’ingresso al museo è gratuito.
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