Sorvolo in spiaggia vietato, ma non per tutti

Lihard (comitati Lido) denuncia: «Gli aerei pubblicitari di Zaia volano troppo bassi»
Vietato sorvolare le spiagge. Ma non per tutti. Un aereo da turismo con striscione al seguito che fa la pubblicità per il referendum sull’autonomia del Veneto del 22 ottobre (nella foto) sorvola da qualche giorno a bassa quota il litorale veneziano. «Ma esiste un’ordinanza che vieta i sorvoli delle spiagge e degli adiacenti specchi acquei a quote inferiori ai 300 metri, cioè mille piedi», denuncia il sindacalista Salvatore Lihard, «un divieto che non vale solo per i mezzi di soccorso. Invece continuano i viaggi pubblicitari, con due aerei, uno di un’azienda farmaceutica e l’altro per l’autonomia del Veneto. Abbiamo scritto al Comune perché sia fatta rispettare quell’ordinanza, la numero 351 del 26 maggio 2017». Una “novità” annunciata dallo stesso presidente Zaia in conferenza stampa: «Alzate gli occhi al cielo e vedrete». Ma adesso Lihard denuncia: «Gli aerei volano troppo bassi». Un costume in voga negli anni Settanta, quando le grandi aziende gettavano dal cielo addirittura gadget e prodotti. Poi abbandonato per ragioni di sicurezza.


Adesso i giro con l’aereo a fini pubblicitari sono ripresi. Pochi, perché molto costosi. «A parte i costi elevati e l’inquinamento», dice Lihard, «noi chiediamo sia almeno rispettata la sicurezza. L’aereo che abbiamo visto noi era a circa 50 metri dal suolo. E questo è vietato».
(a.v.)


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