Sono i giorni della migrazione delle gru. A migliaia sopra la costa veneta
Dalla Scandinavia stanno tornando in Etiopia lungo rotte vecchie di millenni. Sanno anche volare di notte e orientarsi con le stelle

Le gru sopra San Donà (foto Bartoloni)
JESOLO. In questi giorni se guardate verso il cielo o sentite degli strani richiami che provengono dall'alto , avete a che fare con le gru in migrazione.
Dalla Scandinavia,dove hanno nidificato la scorsa estate , circa 130.000 esemplari hanno volato verso la puszta ungherese.
Dopo una sosta di qualche settimana hanno ripreso la migrazione verso sud raggiungendo a volte la Tunisia, i Balcani e la Turchia (e l’Etiopia poi) attraverso svariate direzioni. "Una di queste rotte", spiega il delegato della Lega italiana protezione uccelli (Lipu) di San Donà, Roberto Bartoloni, "devia all’interno della Pianura Padana seguendo i rilievi meridionali delle Alpi e il corso del fiume Po passando spesso sopra i nostri cieli, prediligendo la costa veneta".
Si fermano raramente a riposare e nutrirsi e una delle loro mete preferite è la laguna o i nostri fiumi.
Sanno volare anche con il buio, orientandosi con le stelle. "Durante la notte", conclude Bartoloni, "se prestate attenzione le potete sentire mentre si dirigono verso ovest".
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